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TRIAGE duepuntozero

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Che distruggere l'arsenale chimico siriano fosse una missione complessa non è mai stato messo in dubbio ma, al momento, la situazione s'è fatta più complicata del previsto. I primi problemi sono emersi nel mese di dicembre quando l'OPAC si affannò nel cercare un modo di distruggere parte del suddetto arsenale e nessuno stato o ente privato volle farsi carico dell'onere; così l'OPAC è stata costretta a risolvere la "crisi" riesumando un'opzione precedentemente accantonata: distruggere il materiale chimico in acque internazionali a più riprese. Un secondo grande problema è emerso sul finire del 2013 sconvolgendo la tabella di marcia che l'Organizzazione si era prefissata: secondo i piani approvati nei mesi precedenti, entro il 31 dicembre 2013 gli elementi chimici più pericolosi avrebbero dovuto lasciare la Siria, tuttavia qui hanno fallito a causa delle cattive condizioni climatiche e dei continui scontri tra le truppe di Assad e i gruppi ribelli nel quadro di una interminabile guerra civile. Ora la macchina si è rimessa in moto ma i presupposti non sono dei migliori. 

Published in Medio Oriente

Le truppe francesi e i peacekeepers dell’Unione Africana fanno fatica ad arginare l’esplodere della violenza nella Repubblica Centrafricana (CAR), ed è per questo motivo che Parigi, in occasione del Consiglio Europeo del 19-20 dicembre, si è rivolta all’Europa in cerca di un aiuto militare e/o finanziario. L’anima della proposta Francese consiste nella creazione di una forza militare multinazionale da impiegare nel continente africano alle prime avvisaglie di una crisi. Uno strumento di questo tipo, se ben studiato, permetterebbe, in ottica futura, di bypassare la “trafila politico-diplomatica” che generalmente precede il lancio di una missione. Tuttavia, data la delicatezza della questione, il discorso è stato rinviato al primo Consiglio Europeo del nuovo anno.

Published in Africa

Dopo dieci anni, un aereo di Stato italiano è atterrato a Tehran con a bordo il ministro degli Esteri Emma Bonino che ha deciso di andare  a parlare di persona con il nuovo corpo dirigente iraniano e dunque con il presidente Hassan Rohani e il ministro degli Esteri Mohammad Zarif. I diplomatici italiani che accompagnano la Bonino, hanno commentato il viaggio dicendo che “anni di sanzioni economiche dell'Onu, degli Stati Uniti e dell'Unione Europea hanno messo in crisi il sistema economico iraniano. Ma la vera botta gliel'ha data la politica economica di Ahmadinejad, che ha minato il paese quasi più delle sanzioni”.

Published in Medio Oriente

Imperversa la crisi nella Repubblica Centrafricana. Il paese è nel caos e la popolazione civile è la principale vittima dei continui scontri tra le milizie paramilitari cristiane e quelle musulmane. La Francia è già intervenuta in supporto alla missione di peacekeeping condotta dall’Unione Africana ma, al momento, le circa 1600 unità transalpine facenti parte dell’operazione Sangaris sono lontane dal raggiungere il proprio obiettivo: disarmare le milizie, condurle al dialogo e ristabilire, di conseguente, l’ordine e la sicurezza. 

Published in Africa

Sale la tensione diplomatica tra la Russia e l’asse euro-atlantica. Il motivo? Alcune batterie di missili a corto raggio Iskander (o SS-26 Stone nel codice NATO) che Mosca ha dispiegato a Kaliningrad (enclave russa che si affaccia sul Baltico racchiusa tra Lituania e Polonia), e lungo la linea di confine che separa la Federazione dalle repubbliche baltiche di Estonia e Lettonia.

Published in Asia & Pacifico

Viaggio Strategico

Lunedì, 16 Dicembre 2013 19:29

Putin e Papa Francesco uniti nella difesa dei cristiani nel mondo.

La due giorni italiana di Vladimir Putin si posiziona come la concreta occasione per attivare nuove relazioni tra Italia, Santa Sede e Russia.

Published in Italia

Venti di guerra civile soffiano sulla Repubblica Centrafricana (RC), paese “senza legge”, teatro di scontri tra cristiani e musulmani, dove gruppi paramilitari si sono resi colpevoli di atrocità a danno della popolazione civile (tra cui uccisioni, villaggi dati alle fiamme e arruolamento forzato di bambini-soldato): questo è l’allarme lanciato a più riprese dalle Nazioni Unite negli ultimi giorni di novembre. 

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L'ACCORDO SUL NUCLEARE IRANIANO

Giovedì, 12 Dicembre 2013 22:01

Dopo la storica telefonata tra Obama e il Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran Rohani, gli Stati che seguivano le trattive diplomatiche con Teheran, quindi gli Stati Uniti, la Francia, l’Inghilterra, la Russia, la Cina e la Germania (P5+1) e l’Iran hanno raggiunto finalmente un accordo sul programma nucleare della Repubblica islamica.

Published in Medio Oriente

L’Unione Europea è pronta a sostenere la missione AFISM-CAR condotta da Francia e Unione Africana nella Repubblica Centrafricana (CAR), missione che conta complessivamente 4800 soldati. Il 5 dicembre, il Comitato Politico e di Sicurezza dell’UE (COPS) ha “accontentato” l’Unione Africana che il 21 novembre aveva inviato richiesta per un supporto economico esterno: attraverso la decisione del COPS, l’Unione Europea finanzierà la missione per un totale di 50 milioni di euro. Gestiti tramite l’African Peace Facility dell’European Development Fund (o Fondo Europeo di Sviluppo), questi 50 milioni andranno a coprire importanti voci di spesa, quali vitto e acquartieramenti per le truppe, salari per il personale civile e militare, costi operativi riguardo trasporto, comunicazioni e supporto medico.

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Europa Euroscettica

Martedì, 03 Dicembre 2013 18:58

È stata definita “una giornata storica”, quella di mercoledì 13 novembre 2013, quando, a Bruxelles, Marine Le Pen, leader del Front National francese, e Geert Wilders, capo indiscusso del controverso PVV – Partij voor de Vrijheid (Partito per la Libertà), di stanza a L’Aja e già al centro di accese polemiche per il suo forte antislamismo e le sue nette prese di posizione a favore di una limitazione dell’immigrazione su suolo olandese, si sono incontrati con l’obiettivo di stipulare una stretta alleanza fra movimenti anti – europeisti in vista proprio delle elezioni europee della prossima primavera.

Published in Europa
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