Venti di guerra civile soffiano sulla Repubblica Centrafricana (RC), paese “senza legge”, teatro di scontri tra cristiani e musulmani, dove gruppi paramilitari si sono resi colpevoli di atrocità a danno della popolazione civile (tra cui uccisioni, villaggi dati alle fiamme e arruolamento forzato di bambini-soldato): questo è l’allarme lanciato a più riprese dalle Nazioni Unite negli ultimi giorni di novembre.
L’Unione Europea è pronta a sostenere la missione AFISM-CAR condotta da Francia e Unione Africana nella Repubblica Centrafricana (CAR), missione che conta complessivamente 4800 soldati. Il 5 dicembre, il Comitato Politico e di Sicurezza dell’UE (COPS) ha “accontentato” l’Unione Africana che il 21 novembre aveva inviato richiesta per un supporto economico esterno: attraverso la decisione del COPS, l’Unione Europea finanzierà la missione per un totale di 50 milioni di euro. Gestiti tramite l’African Peace Facility dell’European Development Fund (o Fondo Europeo di Sviluppo), questi 50 milioni andranno a coprire importanti voci di spesa, quali vitto e acquartieramenti per le truppe, salari per il personale civile e militare, costi operativi riguardo trasporto, comunicazioni e supporto medico.
La Nigeria continua ad essere scossa dalla militanza islamista riconducibile al gruppo Boko Haram e nel vicino Mali le truppe francesi affrontano i militanti islamisti nel nord. Nella Repubblica Centrafricana i ribelli entrano nel governo di Bozizè.