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Elezioni in Iran con attacco a Google

Giovedì, 13 Giugno 2013 18:52

Alle otto di questa mattina (ora Iraniana) si è conclusa la campagna elettorale per le elezioni presidenziali. Il peso politico dei sei candidati (due candidati si sono ritirati all’ultimo secondo dando il loro supporto ai compagni di partito rimasti in corsa) è abbastanza equilibrato e non si possono quindi fare pronostici, a decidere sarà il voto dei 50 milioni degli aventi diritto e si suppone che si arrivi al ballottaggio che, in caso, si terrà il 21 giugno.  

Published in Medio Oriente

Potrebbero essere i siti web istituzionali del parlamento, i bersagli di Anonymous, che annuncia la propria scesa in campo per venerdì 21 giugno 2013 in un video diffuso sul web in queste ore. Gli attacchi potrebbero anche arrivare prima di quella data, e non è detto che solo i siti istituzionali verranno presi d’assalto. Di seguito il testo completo delle dichiarazioni effettuate nel video:

Published in Italia

CYBER - ARMAMENTI

Mercoledì, 03 Aprile 2013 11:36

Il pericolo che abbiamo di fronte è ora più chiaro per la sua reale dimensione, la centrale cinese legata all’esercito popolare di liberazione da cui sono partiti gli ultimi attacchi informatici ha raddoppiato ed in alcune settimane triplicato le incursioni, il dato viene confermato per difetto anche da Akamai società leader nel monitoraggio delle attività sul Web.

Published in Asia & Pacifico

NETWORK BLOCKED

Martedì, 02 Aprile 2013 00:00

Scontro virtuale tra un provider olandese e d un web gruppo che si occupa di eliminare gli spam. Molti utenti hanno registrato un blocco nella rete a causa della battaglia nel web tra team avversari.

L’organizzazione Spamhouse (basata a Londra e Ginevra) ha improvvisamente deciso di inserire nel traffico dati (indesiderati) anche i server utilizzati da Cyberbunker.

Published in Europa

Nuova guerra fredda?

Domenica, 03 Marzo 2013 15:13

Sarebbe un'unità segreta dell’esercito di liberazione popolare cinese, la responsabile della maggior parte dei tanti attacchi informatici cinesi in aziende statunitensi e relative infrastrutture. A dirlo è David Sanger corrispondente da Washington per il New York Times.

Dal punto di vista diplomatico la realtà Cyber è molto complicata… pensare che il proprio avversario possa riuscire ad intrufolarsi nei propri sistemi riuscendo addirittura ad impossessarsene, con la possibilità di spegnerli in qualsiasi momento o di riattivarli a proprio piacimento, non è difficile ipotizzare le conseguenze su tutti i settori come ad esempio il controllo dello spazio aereo ma non solo. Uno dei recenti attacchi ha visto come target proprio il New York Times, e dalla relazione di una società di sicurezza informatica si evincerebbe il pieno coinvolgimento dei militari cinesi in questa azione.

Published in America

Il 23 gennaio 2013 la Presidenza del Consiglio dei Ministri italiana scriveva  quanto segue:

“Il Presidente del Consiglio Mario Monti e i Ministri membri del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica hanno firmato il decreto per accrescere le capacità del Paese di confrontarsi con le minacce alla sicurezza informatica.

L’Italia si dota così della prima definizione di un’architettura di sicurezza cibernetica nazionale e di protezione delle infrastrutture critiche. Il decreto pone le basi per un sistema organico, all’interno del quale, sotto la guida del Presidente del Consiglio, le varie istanze competenti possono esercitare in sinergia le loro competenze.

Gli attacchi alla sicurezza informatica negli ultimi anni hanno avuto una crescita esponenziale. Assinform stima che il 40% degli attacchi richiedono almeno 4 giorni per essere risolti. Nel 90% dei casi l’attacco ha successo a causa dell’errata configurazione del sistema di sicurezza e per la mancanza di competenze specifiche. I costi sostenuti da privati e PA per proteggersi sono consistenti: Gartner li quantifica in 55 miliardi di dollari nel 2011, 60 nel 2012 e 86 (stimati) entro il 2016.

Published in Italia

FLAME VIRUS MUCH BIGGER THAN STUXNET

Domenica, 17 Febbraio 2013 18:21

Flame VirusUna vera e propria Pearl Harbour digitale è stata quella relativa all’attacco congiunto di Stati Uniti e Israele (non ufficiale) nei confronti del programma nucleare dell’Iran.

Published in Medio Oriente
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