La Repubblica Unita dello Yemen, nata nel 1990 dalle ceneri dello Yemen del Nord (Repubblica Araba dello Yemen) e quello del Sud (Repubblica Democratica Popolare dello Yemen), ha avuto in 'Ali 'Abd Allah Saleh il suo primo presidente (ininterrottamente in carica dal 1990 al 2012). Episodi di violenza interna hanno caratterizzato i primi anni della neonata Repubblica, episodi concentratisi in particolar modo nel corso del 1994 a causa di spinte secessioniste provenienti da personalità politico-militari del vecchio Yemen del Sud.
Many questions could be easily raised regarding the incident in Paris. Yet, the major questions are related to the consequences of this incident that comes in a very critical moment of shaping a new strategy of combatting terrorism. It is possible to consider Paris attacks as a smaller version of New york Sept 11th . However, Paris incident can not be compared to New york, but it is enough to think of launching a second version of Fighting terrorism where France will have a leading role. This might lead us to expect some of possible consequences or French reactions to the brutal attacks.
Stando a quanto riportato dall’agenzia d’informazione Reuters, tra Sabato 19 e Domenica 20 Aprile almeno 35 militanti di Al-Qaeda avrebbero perso la vita in Yemen nel corso di due attacchi condotti da APR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto) statunitensi[1]. Continua così la guerra dei droni che la Casa Bianca sta portando avanti proprio in Yemen, Pakistan e Somalia nell’ambito della lotta al terrorismo internazionale. Dagli Stati Uniti non giungono ancora conferme, ma difficilmente potrebbe essere attribuita ai droni una diversa provenienza: è molto probabile, infatti, che l’attacco costituisca la risposta americana al tentato raggruppamento di un centinaio di militanti dell’AQAP (Al-Qaeda in the Arabic Peninsula) testimoniato da un video diffuso dalla CNN[2].
Le parole del re dell’Arabia Saudita Abdullah sono il nostro spunto per cercare di capire le problematiche di natura settaria che animano la politica, ma non solo, Mediorientale.
Il re Abdullah, riferendosi all’Iran, secondo dati WikiLeaks, si è espresso in questi termini “ che Dio ci impedisca di cadere vittime del loro male” ed ha aggiunto che Washington dovrebbe “tagliare la testa del serpente”.
Il 2 agosto il Dipartimento di Stato USA ha lanciato un allerta mondiale circa la possibilità di attentati terroristici per mano di al Qaeda nei confronti di personale americano in Medio Oriente e Nord Africa. Le "gravi e credibili minacce" giunte all'intelligence statunitense hanno portato all'annuncio della chiusura il 4 agosto di uffici diplomatici in 18 Paesi: Afghanistan, Algeria, Bahrain, Bangladesh, Djibouti, Egitto, Iraq, Israele, Kuwait, Libia, Giordania, Qatar, Mauritania, Oman, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti (UAE), Sudan e Yemen. La Gran Bretagna provvederà similmente con la chiusura dell'ambasciata in Yemen, così come Germania e Francia.