Si prevede che il presidente Trump e il leader Nordcoreano Kim Jong Un, secondo funzionari sud coreani, si possano incontrare entro la fine di maggio 2018 anche se ancora non sono stati fissati né la data né il luogo.
Riguardo al luogo potrebbe essere Ulan Bator (Mongolia) o dalla parte opposta Svezia o Svizzera quest’ultima è l’unico paese conosciuto da Kim, vi ha studiato da giovane sotto pseudonimo, infatti non lascia mai la Corea del Nord per evitare attentati alla sua persona o colpi di stato.
Rex Tillerson segretario di stato americano è in Cina quando riceve notizia dell'annuncio di Kim Jong-un leader nordcoreano, sul test del nuovo tipo di motore ad alta spinta per alimentare i propri missili. Quella che viene definita "nuova nascita" dalla Corea del Nord in realtà è una stabile crescita, già pianificata e prevista.
Nelle ultime ore, dopo alcuni giorni di alta tensione, Seul e Pyongyang hanno raggiunto un accordo e posto fine alla crisi esplosa la settimana scorsa.
L’incontro tra le parti è cominciato sabato 22 agosto, poco dopo lo scadere dell’ultimatum di 48 ore lanciato dalla Corea del Nord.
Come previsto dall’accordo, articolato in sei punti, la Corea del Sud interromperà la diffusione di messaggi di propaganda anti-Pyongyang (Punto 3) che, dal canto suo, porrà parallelamente fine allo stato di “pre-guerra” instaurato venerdì scorso (Punto 4).
Giovedì pomeriggio, la Corea del Nord ha lanciato un razzo oltreconfine. Un secondo attacco, secondo quanto dichiarato dal Col. Jeon Ha-gyu (portavoce militare sudcoreano) sarebbe consistito in diversi colpi da 76.2 mm. Seoul ha risposto con il lancio di una dozzina di colpi d’artiglieria da 155 mm. Al momento, non sono state riportate vittime.
Si tratta del più grave episodio negli ultimi cinque anni. Tre fattori sono entrati in gioco: l’esplosione di una mina (4 agosto) nella quale sono rimasti feriti due soldati sudcoreani di pattuglia lungo il confine; la diffusione continua di messaggi di propaganda sudcoreana tramite altoparlanti; e il lancio, avvenuto lunedì, di un’esercitazione militare annuale congiunta tra Washington e Seoul.
L’ambasciatore della Corea del Sud in Cina Park Ro- Byug auspica una ripresa urgente della ripresa dei colloqui a sei sulla denuclearizzazione della penisola coreana.
I colloqui a sei che comprendono Russia, Corea del Nord, Stati Uniti, Cina, Giappone e Corea del Sud sono fermi dal 2009.
Sembra incredibile ma a 50 anni esatti dall’assassinio di Dallas c’è ancora un Kennedy che lotta contro un paese comunista: la Cina.
Questa volta si tratta di Caroline Kennedy, figlia di John, ambasciatrice USA in Giappone, che dovrà vedersela con la questione delle Senkaku.
Martedì 26 novembre due bombardieri USA B52 disarmati hanno sorvolato lo spazio aereo delle isole Senkaku allo scopo di sfidare la Cina che aveva nel frattempo dichiarato, in modo arbitrario e unilaterale che si tratta di un proprio spazio aereo.
La Corea del Nord potrebbe dichiarare la Vittoria alla sua gente rivendicando che le minacce dei giorni passati hanno spinto gli americani a terminare le esercitazioni militari effettuate congiuntamente alla Corea del sud e ad abbandonare un potenziale piano di invasione.
Che cosa spera di ottenere Kim Jong- un dal suo atteggiamento aggressivo per ora non ci è dato sapere. Una cosa è molto probabile che non farà mosse azzardate.
Il dittatore nord coreano fa infatti, pieno affidamento alla politica che si è imposta l’amministrazione Obama denominata “Pazienza Strategica”.
Gli Stati Uniti tuttavia, come risposta hanno schierato nella zona bombardieri B52 e B2; F22 raptors invisibili ai radar e navi antimissile e per difendere Guam da un attacco missilistico il sistema THAAD (cosa che non fa piacere alla Cina).
La Corea del Nord ha "formalmente" informato la Casa Bianca e il Pentagono di una potenziale azione nucleare, l'annuncio è quello di uno "spietato attacco nucleare". Le minacce di Pyongyang arrivano dopo che gli Stati Uniti hanno deciso di rafforzare la difesa nell'area, con lo spostamento di missili di difesa nell'isola di Guam, dove c'è una base americana, attenzione massima ai movimenti di Pyongyang ma niente allarmismi eccessivi le dichiarazioni, per il Pentagono sono "una pericolosa retorica". Non è chiaro se il Nord si stia preparando a sparare, oppure stia solo flettendo i muscoli, come ha riferito una fonte governativa sudcoreana.
La guerra tra la Corea del Nord e la Corea del Sud può scoppiare in qualsiasi momento.
La Corea del Nord ha ritenuto opportuno di interrompere ogni tipo di comunicazione con la Corea del Sud.
Questa è stata l’ultima mossa (pessima) in seguito all’inasprirsi delle sanzioni imposte dalle Nazioni Unite, dopo il terzo test nucleare avvenuto nel mese di febbraio e alle conseguenti esercitazioni militari effettuate al confine dall’esercito USA congiuntamente all’esercito della Corea del Sud.