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10-04-2013

Il LEGO IL CORANO LA “DINAMITE PEDAGOGICA”, STAR WARS - E LA PUBBLICITA INDIRETTA

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Al Jabba’s Palace™ su Tatooine, la Principessa Leia si è travestita da Boushh nel tentativo di salvare Chewbacca e Han Solo, congelato nella carbonite. [...] Al Jabba’s Palace™ su Tatooine, la Principessa Leia si è travestita da Boushh nel tentativo di salvare Chewbacca e Han Solo, congelato nella carbonite. [...]

Quanta confusione si crea  davanti ad un presunto, oltraggio ai convincimenti religiosi dei musulmani,   ma la storia della basilica di Santa Sofia  cosa ci dice, fu edificata a partire dal 532 ed i lavori terminarono nel 537 voluta da Giustiniano I. Nel 1203, con la Quarta Crociata, la chiesa divenne luogo di culto cattolico, nel 1261 fu riconquistata dai Bizantini, che la restaurarono, ma poi furono costretti a cederla ai Turchi, in seguito alla loro conquista di Costantinopoli, i quali la trasformarono in una moschea, facendo scomparire con la calce i mosaici che rappresentavano figure umane, eliminando l'altare e aggiungendo i minareti. Per più di 900 anni Santa Sofia è stata sede del patriarca ortodosso di Costantinopoli. Nel 1934 è diventata un museo, e ora stiamo parlando di un museo, coinvolto suo malgrado nel film di George Lucas, ma superata questa dissertazione storica a mio avviso necessaria passiamo ai fatti:

La casa danese produttrice dei mattoncini più famosi del mondo ha messo in commercio una confezione contenente il kit necessario a costruire il palazzo di Jabba the Hutt della saga  Star Wars, e  un’associazione di mussulmani turchi residenti in Austria ha gridato allo scandalo perché, il palazzo di Jabba sarebbe identico alla moschea di Santa Sofia, a Istanbul e la torre di avvistamento sarebbe una copia del minareto della moschea Jami al Kabir di Beirut, il nome di  Jabba ricorderebbe quello di al-Jabbar (ovvero “l’onnipotente”), uno dei 99 nomi con cui nel Corano viene chiamato Allah.

Il risentimento della Comunità Mussulmana è scaturita con l’ accusa di "razzismo culturale" perché gli abitanti immaginari del Palazzo di Jabba sono dei violenti e rappresentati con fucili, spade e pistole, ora si parla di un comunissimo gioco da costruzione in scatola, ma la vendita di pistole giocattolo e fucili mitragliatori  per bambini sarà meno pericolosa o offensiva, pedagogicamente parlando può sviluppare l’aggressività? Alla fine si è trattato di  una polemica pretestuosa fondata,  sull’ oltraggio alle convinzioni religiose, ma il tutto è  basato sui simboli, e allora siamo in piena   pareidolia, quella tendenza a intravvedere forme note e familiari in oggetti o immagini naturali o artificiali,  e di conseguenza vedere ovunque un attacco alla propria fede religiosa.

Comunque l’azienda Danese in seguito a un incontro tra i suoi  dirigenti ed alti rappresentanti della comunità turca,  ha deciso di ritirare il prodotto a partire dal 2014, ma come non tutti sanno che in un normale processo di vendita,  i prodotti nell'assortimento LEGO Star WarsTM hanno  solitamente un ciclo di vita di uno a tre anni poi la produzione si sospende e può essere rinnovata dopo alcuni anni.  Il “ 9516 Palazzo di Jabba LEGO Star WarsTMproduct”  è stato progettato fin dall'inizio per essere nell'assortimento  fino alla fine del 2013, e allora accettare di sospendere  un prodotto già destinato da un termine preciso, cosa vi fa venire in mente, un’abile mossa diplomatica religiosa – pubblicitaria, ritorno di immagine e guadagni.

Dopo una breve analisi e ricerca scopriamo che il mattoncino Lego è diventato un bene rifugio ( economico ).Negli Stati Uniti le costruzioni danesi e i loro pezzi storici si stanno trasformando in business. In  un gioco di parole tra la corsa al mattone (immobiliare) e quella al mattoncino giocattolo, entrambi indicati con il termine bricks. Mr  David Schooley, tecnico delle comunicazioni e padre di sei figli a Memphis, lo ha raccontato a Usa Today: "Ho più di tremila scatole di Lego custodite in una stanza climatizzata, compro e vendo e guadagno il 15 per cento all'anno". Altri si specializzano, come l'investitore che ha fatto incetta di scatole di Emerald Night, una particolare serie di mattoncini con la quale si può costruire un treno vecchio stile.

Ed Maciorowski ha fondato, con altri, la Brick. Picker. com, una società che investe nelle collezioni Lego, la prima ad aver scoperto che il "treno-notte smeraldo". Può essere un affare, comprate a 99,9 dollari, sono state rivendute a 203. E lo stesso Maciorowski dichiara felice di possedere oltre tremila scatole di mattoncini danesi. Brick-Picker è ormai un "portfolio" come un altro, che viaggia a velocità su eBay come su Amazon. Un ragazzo di 16 anni, Joshua Hanlon, è diventato un testimonial del fenomeno quando ha scritto di aver venduto a 400 dollari le scatole fuori produzione che aveva acquistato a dieci.

Così, quando la casa madre annuncia la produzione di un'ultima serie  -  è avvenuto recentemente con Star Wars  -  basta essere previdenti e accaparrarsene quante più confezioni è possibile. Il Lego non scade e non ammuffisce, e secondo alcuni analisti finanziari potrebbe diventare un bene-rifugio paragonabile ai metalli preziosi, la confezione messa al bando nel Lego Shop è ancora in libera vendita per 119,99 $, completa di palazzo, torretta e otto personaggi. C’è da scommettere che non saranno pochi quelli che ne approfitteranno per accaparrarsela prima che diventi una rarità dopo la sua condanna alla cancellazione dal mercato.

Strani giochi sui Mass media si parla di offese religiose ci si richiama all’eresia, religioni monoteistiche pronte a confrontarsi, sull’ortodossia della vita, ma alla fine il dubbio viene spontaneo:

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Gianni Giangregorio

Laureato in scienze politiche e sociali. Perfezionato presso l’Università degli Studi Roma 3 in  "Modelli Speculativi e ricerche educative nell’interazione multimediale  di primo e secondo livello" ed in "Modelli Speculativi e ricerche educative nell’interazione multimediale come idoneità al sostegno, allo svantaggio all’handicap e all’integrazione".

Criminologo con formazione in criminologia, investigazione e security presso la Libera Università San Pio V di Roma.

Formatore presso la ITM Italmontaggi SPA sui rapporti dei lavoratori italiani all’estero relativamente ai rapporti interpersonali ed interetnici con le popolazioni di cultura islamica.

Come Direttore Amministrativo e Responsabile delle risorse umane della Italmontaggi SPA, Società di montaggi industriali operante nel settore petrolchimico ha svolto attività formativa in Algeria, Libia, Somalia, Iraq, Iran  al personale italiano in loco sugli usi ed i costumi delle popolazioni di religione coranica.

Esperto di Business intelligence.

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Geopolitica

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