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13-06-2013

Elezioni in Iran con attacco a Google

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Alle otto di questa mattina (ora Iraniana) si è conclusa la campagna elettorale per le elezioni presidenziali. Il peso politico dei sei candidati (due candidati si sono ritirati all’ultimo secondo dando il loro supporto ai compagni di partito rimasti in corsa) è abbastanza equilibrato e non si possono quindi fare pronostici, a decidere sarà il voto dei 50 milioni degli aventi diritto e si suppone che si arrivi al ballottaggio che, in caso, si terrà il 21 giugno.  

Proprio oggi, alla vigilia delle elezioni, Google ha denunciato di aver registrato e bloccato centinaia di attacchi informatici contro account Gmail di utenti iraniani. Il Vice-presidente della sicurezza di Google Eric Grosse ha sottolineato che “La tempistica e la scelta degli obiettivi suggerisce che gli attacchi siano politicamente motivati”

Google segue, come di consueto, la politica del “blocchiamo tutto e avvertiamo tutti” ma ancora non sono riusciti a trovare il diretto colpevole, sono riusciti solo a specificare che i tentativi di rubare le password e altri dati personali sono partiti dall’interno dell’Iran.

Il tentativo di phishing è partito da una email ricevuta apparentemente dagli amministratori di Google dall’indirizzo "Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.” contentente un link fasullo che chiedeva di inserire le proprie crediziali di Gmail al fine di migliorare le proprie condizioni di sicurezza (che ironia!) e si veniva reindirizzati ad un successivo link dove si avrebbe dovuto inserire ulteriori dati personali.

La BBC ha riferito che nelle ultime tre settimane, in concomitanza con la campagna elettorale,  l'azienda americana ha notato un notevole incremento nell'attività  di phishing nella regione, ma i tentativi di hackeraggio sono stati individuati e bloccati successivamente, grazie a un sistema di sicurezza introdotto dall'azienda americana nell’ultimo aggiornamento del browser Chrome.

Eric Grosse, nel frattempo, ha invitato gli utenti iraniani a prendere misure ulteriori per proteggere i loro account da attacchi, secondo lui, probabilmente sponsorizzati dallo Stato Iraniano.

Sarà una coincidenza o un “gioco” politico?

© Riproduzione Riservata

Dariush Rahiminia

Dariush Rahiminia, laureato in Scienze per l’investigazione e sicurezza, perfezionato in Psicologia Investigativa, specializzando in Cooperazione e Sviluppo Internazionale.

La sua attività di studio si incentra su sociologia interculturale e difesa dei diritti umani. Nato in Italia da genitori iraniani, possiede la doppia cittadinanza Italiana/Iraniana. Da sempre appassionato di Relazioni Internazionali, anche grazie alle origini persiane e ai numerosi viaggi intorno al mondo.

Attualmente Consulente Criminologico e C.T.P. per vari studi legali e per un centro di recupero per detenuti.

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