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ALAMO KOBANI

Mercoledì, 08 Ottobre 2014 12:37

Il presidente della Turchia Erdogan ha dichiarato ieri che la città curdo-siriana di Kobani sta per cadere migliaia di persone sono fuggite dalle loro case.

La prospettiva che la città possa cadere in mano all’ISIS ha fatto aumentare la pressione sulla Turchia al fine di una partecipazione insieme alla coalizione internazionale per la lotta contro i Jihadisti.

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Trasformazioni politiche imminenti

Domenica, 30 Giugno 2013 23:23

Impatti politici e di sicurezza della crisi in Siria sono a rotazione attraverso la regione. Dalla crisi politica in Turchia agli effetti della sicurezza in Iraq e in Libano. I vicini della Siria dovrebbero essere pronti ad affrontare le nuove funzionalità della crisi. La Giordania dovrebbe anche essere pronta ad affrontare vari scenari relativi alla complicazione della crisi in movimento attraverso il confine siriano. 

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GLI “AMICI DELLA SIRIA” PRONTI AD AGIRE?

Martedì, 25 Giugno 2013 11:02

Undici paesi sembrerebbero pronti a incrementare il proprio aiuto ai gruppi ribelli che combattono il regime di Assad. Questo è quanto emerso dall’ultimo summit del collettivo diplomatico internazionale “Friends of Syria Group” tenutosi a Doha (Qatar) il 21 e il 22 giugno. Rispetto al primo incontro di Marrakech (12 dicembre 2012) al quale presero parte ben 144 paesi, il meeting di Doha ha registrato la partecipazione di soli undici stati; eppure, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Italia, Germania, Egitto, Giordania, Turchia, Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi si sono dichiarati pronti e intenzionati a supportare la guerriglia anti regime in termini di rifornimento d’armi ed equipaggiamenti. Per l’Emiro del Qatar Al-Thani rifornire armi ai ribelli è l’unica carta da giocare: «l’uso della forza è necessario per ottenere giustizia», queste le sue parole a summit concluso. La stessa linea pare esser condivisa dal Segretario britannico per gli Affari Esteri William Hague secondo il quale una soluzione politica al conflitto è difficilmente immaginabile: «se Assad e il suo regime pensano di poter eliminare ogni forma di legittima opposizione con la forza, è nostro dovere fornire assistenza a tale opposizione» ha dichiarato Hague, pur sottolineando che al momento Londra non ha espresso una propria posizione ufficiale.

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SANGUE SUL CONFINE TURCO - SIRIANO

Domenica, 12 Maggio 2013 13:15

La guerra civile siriana sembra poter risucchiare nel suo vortice anche la Turchia. Ieri, sabato 11 maggio, una coppia di autobombe è esplosa nel primo pomeriggio a Reyhanli, centro abitato nel sud-est della Turchia prossimo al confine con la Siria e importante rifugio per i profughi siriani che tentano di fuggire al regime di Assad. Al momento il bilancio conta 42 morti, 100 feriti turchi e 13 vittime di nazionalità siriana. 

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