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Mario Neri

Mario Neri

Laureato in giurisprudenza ed in scienze giuridiche. Master di II livello in scienze criminologiche.

Esperto di diritto internazionale e di programmi relativi al mantenimento della pace nelle aree di crisi.

Ufficiale in congedo dell’Esercito “ Folgore “. Analista nelle politiche di intelligence.

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DANGEROUS RED SEA

Venerdì, 12 Gennaio 2024 21:34 Published in Medio Oriente

Stati Uniti e Gran Bretagna, hanno effettuato attacchi aerei e marittimi contro obiettivi militari Houthi nello Yemen durante la notte tra l’11 e il 12 gennaio 2024 in risposta agli attacchi del movimento contro navi commerciali internazionali nel Mar Rosso.Gli attacchi allo Yemen sono stati effettuati da aerei, navi e sottomarini utilizzando missili Tomahawk "Questi attacchi mirati sono un chiaro messaggio che gli Stati Uniti e i nostri partner non tollereranno attacchi al nostro personale né permetteranno ad attori ostili di mettere in pericolo la libertà di navigazione", ha affermato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in una nota. Il ministero della Difesa britannico ha affermato in una dichiarazione che "le prime indicazioni indicano che la capacità degli Houthi di minacciare la navigazione mercantile ha subito un duro colpo".

TRUMP IS BACK

Martedì, 23 Gennaio 2024 21:10 Published in America

Donald Trump si candida di nuovo alla presidenza degli Stati Uniti. La strada verso la Casa Bianca è lunga e prima deve vincere una corsa all'interno del suo stesso Partito Repubblicano. Il vincitore probabilmente affronterà il presidente Joe Biden nelle elezioni del 2024. Donald Trump è in vantaggio rispetto ai suoi avversari repubblicani sui principali indicatori di popolarità, mentre l’indice di approvazione sul lavoro del presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha toccato un nuovo minimo, secondo un nuovo sondaggio. ll sondaggio ha mostrato che l’ex presidente Trump è in testa con un enorme vantaggio rispetto agli altri candidati repubblicani – Nikki Haley, Vivek Ramaswamy e Asa Hutchinson. Almeno il 68% dei repubblicani e degli indipendenti di orientamento repubblicano afferma che Trump è il candidato con le “migliori possibilità” di essere eletto a novembre. Solo il 12% sta con Haley, una prospettiva che diventa più concreta a seguito della sua vittoria nel caucus dell’Iowa il 15 gennaio e dal ritiro di Ron DeSantis dalla corsa repubblicana il 21 gennaio rimane solo l’ex ambasciatore degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, Nikki Haley, a combattere Trump (Inoltre Trump sembra destinato a conquistare il New Hampshire alle primarie presidenziali del 23 gennaio.) Trump ha anche il vantaggio rispetto agli altri candidati per essere considerato il “leader più forte” e di essere il “più qualificato” per ricoprire la carica di presidente.

INSIDER REBELS

Mercoledì, 31 Gennaio 2024 18:17 Published in Asia & Pacifico

Gli Stati Uniti dicono che bisogna tenere sotto osservazione la Corea del Nord per individuare eventuali segnali di un’azione militare, infatti Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, potrebbe intraprendere una qualche forma di azione militare contro la Corea del Sud nei prossimi mesi, dopo aver trasformato la sua politica d’attesa, in una politica di aperta ostilità. La Corea del Nord possiede diverse armi nucleari e sta perfezionando i missili progettati per lanciarle. La sfida della Corea del Nord è, come avrebbe detto il presidente Obama all’allora presidente eletto Donald Trump, la sfida alla sicurezza più pericolosa e difficile che dovrà affrontare.

WAR FATIGUE

Mercoledì, 03 Gennaio 2024 15:23 Published in Europa

Il conflitto in Ucraina sta per entrare nel suo terzo anno solare. Negli ultimi mesi le linee del fronte non si sono quasi mai mosse, ma il corso della guerra potrebbe cambiare nel 2024? Il presidente Volodomyr Zelenskyj ha ammesso che l’offensiva di primavera del suo paese non ha avuto il successo sperato. La Russia controlla ancora circa il 18% dell’Ucraina. La guerra si trascinerà ma non indefinitamente anche se le prospettive per la fine della guerra in Ucraina rimangono fosche. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, Vladimir Putin è più forte, sia politicamente che militarmente. La situazione sul campo di battaglia resta incerta. L'offensiva invernale dell'Ucraina sembra essersi inesorabilmente fermata. Ma non c’è nemmeno una svolta russa. Oggi più che mai, l’esito dipende dalle decisioni politiche prese a chilometri di distanza dal centro del conflitto, a Washington e a Bruxelles. L’impressionante dimostrazione di unità dell’Occidente mostrata nel 2022, e che è durata per tutto il 2023, sta iniziando a vacillare. Il pacchetto di 250 milioni di dollari di aiuti all’Ucraina sarà l’ultimo? Questo nuovo trend sarebbe dovuto alla cosiddetta war fatigue, ovvero la stanchezza dell’opinione pubblica USA e dei media USA nei confronti di un conflitto che si protrae ormai da quasi tre anni e sembra giunto a uno stallo. Invece il futuro degli aiuti economici dell’UE sembra dipendere dalla posizione dell’Ungheria. L’esitazione nelle capitali occidentali ha incoraggiato Putin.

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