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06-03-2023

MOLDOVA IS NEXT

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Sembrerebbe che il tamburo dell'ostilità russa nei confronti della Moldavia sia iniziato da tempo. Caterina II di Russia, il più grande costruttore di imperi della Russia disse, "l'unico modo che ho per difendere le mie frontiere è espanderleIl 13 febbraio scorso il segretario della NATO Jens Stoltenberg ha dichiarato che l'alleanza discuterà di un aumento degli aiuti alla Moldavia per far fronte alla minaccia russa. Il presidente della Moldavia, Maia Sandu, ha accusato la Russia di utilizzare "sabotatori" travestiti da civili per alimentare disordini. Putin si rifiuta di accettare che i paesi della regione che erano sotto il controllo di Mosca abbiano il diritto di determinare il proprio futuro e ha quindi deciso di espandersi. La Moldavia non è un paese grande, né ricco, né un alleato formale degli Stati Uniti, ma è un paese importante. Stretti tra Ucraina e Romania, i moldavi nel 2020 hanno eletto un presidente filo-occidentale, Maia Sandu, per sostituire il suo predecessore filo-russo, Igor Dodon. Dopo anni di massiccia corruzione e leader filo-russi, la Moldavia ha finalmente avuto la possibilità di guardare all'Occidente al fine di delineare il suo futuro. Gli eventi in Moldavia si stanno deteriorando da tempo, in gran parte a causa delle azioni del Cremlino. Oltre all'afflusso di 700.000 rifugiati ucraini, la Moldavia ha dovuto fare i conti con l'interruzione delle esportazioni russe di petrolio ed elettricità. Questi sviluppi hanno innescato un collasso dell'economia e un'inflazione del 30% che ha devastato la propria economia proprio mentre il governo stava cercando di far passare riforme ispirate all'UE che gli consentissero di essere in ordine per i colloqui di adesione all'UE. 

Al centro degli interessi della Russia in Moldavia c'è la Transnistria, un territorio separatista che si estende lungo il fianco orientale del paese e che ha ospitato le truppe russe per decenni attualmente è presente una base militare russa con circa 2000 uomini con funzione di “peacekeeping”e un deposito con 22mila tonnellate di munizioni. La Repubblica Trans-Dnistriana Moldava, situata nella regione orientale del paese, non è riconosciuta a livello internazionale ma ha un proprio presidente, moneta ed esercito. La regione è de facto indipendente dal 1991, dopo aver fatto una dichiarazione unilaterale di indipendenza dalla Moldavia e sconfitto con successo le forze moldave nella guerra della Transnistria. La Transnistria non fu riconosciuta a livello internazionale, nemmeno dalla Russia, ma le forze moldave la lasciarono de facto come uno stato separatista. Questa situazione di stallo ha lasciato il territorio e i suoi 500.000 abitanti stimati intrappolati in un limbo, con Chisinau che non ne detiene praticamente alcun controllo fino ad oggi. Perché la Moldavia è importante? La Moldavia è un paese al crocevia tra est e ovest. Il suo governo e la maggior parte dei suoi cittadini vogliono legami più stretti con l'UE e il paese ha ottenuto lo status di candidato l'anno scorso. Negli ultimi quattro anni, la Moldavia ha abbracciato un futuro liberal-democratico, ma i progressi compiuti dalla Moldavia sono in pericolo. Il 10 febbraio, il primo ministro Natalia Gavrilita si è dimesso appena 18 mesi dopo essere entrato in carica. "Ho assunto il governo con un mandato anti-corruzione, pro-sviluppo e pro-europeo aggiungendo che la sua agenda non era preparata per "le tante crisi causate dall'aggressione russa in Ucraina". La Russia continua a sostenere la regione separatista della Transnistria, che è de facto autonoma e comprende circa il 13% del territorio della Moldavia. Poiché l'autoproclamato governo della Transnistria fa affidamento sul sostegno finanziario, materiale e militare russo, il Consiglio d'Europa lo considera un'occupazione militare russa del territorio moldavo. In un comunicato stampa del 23 febbraio, il ministero della Difesa russo ha affermato che massicce forze ucraine si stavano concentrando sui "confini" della Transnistria, pronte a invaderla. Affermando che l'Ucraina sta in tal modo minacciando le truppe russe di mantenimento della pace legalmente stazionate in Transnistria, il ministero della Difesa russo ha avvertito che le forze armate della Federazione Russa (dall'esterno della Transnistria) reagirebbero opportunamente a questa provocazione in corso (TASS, 23 febbraio). Indipendentemente dal loro effettivo valore di combattimento, la mera presenza di quelle truppe può fornire alla Russia pretesti per minacciare o addirittura intraprendere un intervento militare sul territorio moldavo.

Mario Neri

Laureato in giurisprudenza ed in scienze giuridiche. Master di II livello in scienze criminologiche.

Esperto di diritto internazionale e di programmi relativi al mantenimento della pace nelle aree di crisi.

Ufficiale in congedo dell’Esercito “ Folgore “. Analista nelle politiche di intelligence.

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