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10-07-2017

Benin nel caos

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Patrice Talon Patrice Talon

Il 22 giugno centinaia di persone hanno protestato pacificamente nella capitale commerciale Coto-nou contro le politiche liberali del presidente Patrice Talon. Nel frattempo non cessano le tensioni tra i maggiori partiti di opposizione. Il partito Benin Rebirth il 25 giugno ha escluso il suo ex-leader, il sindaco di Cotonou Lehady Soglo, rafforzando l’ala riformista del partito. Anche il leader del Social Democratic Party, Emmanuel Golou, ha perso la sua carica il 26 giugno. 

Le dimostrazioni antigovernative con molta probabilità diventeranno più frequenti nei prossimi mesi. Dalla sua elezione, avvenuta con una facile vittoria ottenuta con il 65% dei voti nel marzo del 2016, Talon non ha subìto forti opposizioni. Comunque, il fallimento in aprile del suo piano di riforma della costituzione ha rappresentato un grande colpo per il governo di Talon, dando la possibilità ai dissidenti di avere voce e rafforzando le opposizioni. Con molta probabilità le proteste resteranno pacifiche, ma potrebbero causare alcuni problemi nella mobilità nei centri urbani del paese. 

Uno dei fattori che alimenta i dissidenti è la mancanza di trasparenza sulla sovrapposizione tra gli interessi politici e quelli commerciali di Talon. Talon ha centralizzato il processo decisionale nel suo gabinetto, questo ha fatto nascere malcontento soprattutto perché le opposizioni credono che Talon si serva del suo ruolo politico per difendere i suoi interessi commerciali. I processi di privatizzazione e il ripristino di alcuni affari di Talon nel settore dell’import-export del cotone hanno provocato diverse proteste da parte dell’opposizione.

Nel frattempo, le dispute all’interno dell’opposizione riflettono il clima politico interno che arriverà alle elezioni legislative del 2019. Talon infatti sta riuscendo nel tentativo di indebolire i potenziali rivali, specialmente Soglo, che ha supportato l’ex-primo ministro Lionel Zinsou nelle elezioni del 2016. Per indebolire il ruolo di Soglo, il governo di Talon a giugno ha annunciato l’avvio di un’indagine dell’ispettorato generale delle finanze sull’autorità di Cotonou. Mentre la rimozione di Golou potrebbe essere connessa al suo supporto per il rivale di Talon nelle elezioni del 2016 Sebastien Ajavon. 

Prima di entrare il politica, Talon ha costruito una sorta di impero nel business locale, imponendosi come imprenditore nell’agricoltura del cotone nel nord e nell’import-export nel sud. Quando ha ricevuto la carica di presidente, ha promesso di mettere da parte i propri interessi privati, comunque è rimasto estremamente legato ai suoi affari, passando il controllo al suo uomo di fiducia Olivier Boko. Grazie alla sua carica, Talon ha ripristinato alcune delle sue società, che hanno dominato i principali settori economici prima di essere stati messi fuori gioco dall'ex presidente Boni Yayi (2006-16), e ha nominato diversi uomini di fiducia nei principali settori strategici.

Secondo informazioni di intelligence, i principali oppositori di Talon stanno avviando consultazioni con funzionari francesi che si sono detti disponibili a sostenere le proteste e hanno promesso che i servizi segreti francesi contribuiranno a collezionare prove che dimostrano che gli interessi di Talon sono inconciliabili con la sua carica di presidente, sperando soprattutto di poter incriminare Talon per corruzione. Nel breve termine è improbabile che le proteste possano portare ad un cambio di governo, ma nel medio termine queste proteste potrebbero portare ad un indebolimento della presidenza. 

 

Claudio D'Angelo

Laureato con lode in Scienze per l’Investigazione e la Sicurezza presso l’Università degli Studi di Perugia.
Laureando in Ricerca Sociale per la Sicurezza Interna ed Esterna (Safety and Security Manager).
Analista di intelligence perfezionato nell'analisi del rischio, nell'individuazione delle possibili minacce terroristiche e nella vulnerabilità dei siti industriali, delle infrastrutture critiche e degli obiettivi strategici.
Esperto nella gestione degli scenari di emergenza e nella tutela e la messa in sicurezza di personale operante in aree di crisi, con specifico expertise dell’area mediorientale.
Redattore per il magazine – online Convincere, svolge ricerche nel campo della diffusione dei movimenti Jihadisti in Medio Oriente e Africa, nell’applicazione della teoria dei sistemi complessi alla società e della Network Analysis nel processo di analisi d’intelligence.

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