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26-02-2022

Kiev resiste

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L’invasione russa dell’Ukraina prevedeva operazioni lampo che oltre a distruggere le infrastrutture civili e militari compresa la contraerea Ucraina, aveva come obiettivo primario il controllo totale di Kiev entro 48 ore e la sostituzione dell’attuale governo.

Ad oggi Kiev resiste, l’esercito non si è dissolto, ha invece organizzato una efficace azione di guerriglia urbana coinvolgendo ed armando migliaia di civili riconoscibili da una fascia gialla indossata sul braccio, non siamo, quindi, di fronte ad una improvvisata disperazione di un popolo assediato, sembra invece una lucida organizzazione difensiva che dimostra una tattica di difesa urbana.

I civili saranno efficaci quanto invisibili ai russi, saranno quelle unità volontarie e motivate che potranno fermare le brigate di intelligence sovietiche infiltrate da giorni tra la popolazione Ucraina.

Putin ha preso il rischio di allungare L’ invasione a tutto il territorio ucraino convinto di chiudere la partita su Kiev entro due giorni ,il tempo che passa oltre a essergli militarmente sfavorevole alza la tensione anti regime a Mosca indebolendo la catena di comando dell’ esercito russo, è questo il momento di dare supporto ai resistenti con armi e contractor e cercare allo stesso tempo di negoziare un accordo di pace che possa soddisfare entrambi le parte in lotta.

L’accordo nasce solo con sanzioni durissime alla Russia, con l’invio di unità speciali addestrate alla guerra nei quartieri a supporto dei resistenti, con l’invio da parte dell’ Europa per l’utilizzo immediato di missili terrà aria ed anticarro e di RPG da spalla, con la distruzione di tutte le vie di comunicazione stradali e ferroviarie che da Mosca portano a nord di Kiev, in buona sostanza occorre mirare all’isolamento dell’esercito russo, che a causa di una logistica troppo lunga non potrà essere approvvigionato e sarà ogni giorno sempre più demotivato.

Resistere nella prima settimana di guerra significa per Zelenski preparare un vero accordo di pace, con la consapevolezza che Putin potrà fermarsi solo con un trattato che vieti all’ Ucraina di far parte della NATO, tutto il resto sarà solo un inutile teatro.

Sergio Giangregorio

Degree in Political Sciences and International Relations. Specialized in "Speculative models and educational researches in multimedia interaction of I°and II° level", adjunct university professor in investigative subjects with specific expertise on security in urban areas, on intelligence methods and peacekeeping. Communications expert in extreme situations.

Investigative journalist and intelligence analyst, he developed many strategic studies of all theather of war as the balcanic conflict, the Afghanistan's war and conflicts in Iraq and North Africa.

President of the European Center of Orientation and Studies (CEOS).

Director of the monthly magazine on line "Convincere".

 

Website: www.sergiogiangregorio.it

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