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01-06-2020

COVID-19 sta creando terreno fertile per criminalita', terrorismo

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Mentre il mondo si è concentrato sulla gestione di COVID-19 e le risorse dell'apparato di sicurezza hanno affrontato l'epidemia, trasformando le istituzioni in modo da applicare restrizioni e mantenere le distanze sociali, le minacce alla sicurezza più tradizionali hanno operato con meno pressione e in crescita. Tracciare i segni delle attività terroristiche negli ultimi mesi suggerisce che continuano a operare in tutta la regione, dalla Somalia alla Siria, dalla Libia all'Iraq, all'Egitto, allo Yemen, all'Afghanistan e in tutta l'Asia centrale.

In Libia, il rischio di crescente terrorismo appare più alto che mai, poiché i combattenti fuggirono lì dalla Siria e si unirono alle cellule Deash esistenti, aumentando la loro capacità, abilità, scorte e risorse. Mentre la maggior parte di queste celle non ha raggiunto la capacità necessaria per lanciare attacchi sofisticati su larga scala, stiamo assistendo ad attacchi su piccola scala in Iraq, Afghanistan, Siria e persino la stessa Libia.

Il panorama mutevole creato da COVID-19 ha dato a queste cellule l'opportunità di crescere e coordinarsi meglio. La crescente frustrazione economica e politica che è destinata a continuare nel periodo post-COVID in molti paesi, crea terreno fertile per lo sfruttamento terroristico del sentimento della comunità per creare nuovi punti di crisi e aprire le porte a nuove ondate di reclutamento tra persone frustrate. 

È importante iniziare a prestare particolare attenzione ai sintomi della nuova ondata emergente di fenomeni terroristici. Gli incidenti in molti paesi dimostrano l'impatto delle difficoltà economiche attraverso la diffusione della propaganda criminale e terroristica. Questi incidenti non implicano necessariamente il confronto con i servizi di sicurezza, ma piuttosto sfruttano la pressione sociale e le difficoltà per provocare l'instabilità, comprese le proteste e le rivolte basate sull'insoddisfazione delle politiche pubbliche e del sistema politico. Non solo stanno alimentando le fiamme del disincanto, ma lo stanno anche usando per reclutare e crescere. Le persone di queste città sono particolarmente preziose per questi gruppi, poiché oltre a crescere di dimensioni, aiutano a rendere i confini nazionali più porosi.

Questo crea una duplice sfida per i governi, con frustrazione sociale a causa delle difficoltà economiche combinate con un aumentato rischio di attività terroristiche e criminali che cercano di usare i confini per esportare la loro violenza. Le tattiche del contrabbando e dello sfruttamento delle frontiere terrestri e marittime sono diventate più frequenti ed efficienti durante il COVID-19.

Contenere il crescente rischio di terrorismo globale richiede un attento monitoraggio dei gruppi e la situazione fertile che li rende più credibili tra le popolazioni locali. È anche importante considerare il contesto più ampio di instabilità regionale e difficoltà economiche interne che ogni paese sta affrontando e come forgiare un percorso per creare un futuro praticabile per milioni di giovani, nonostante la propaganda terroristica, e sviluppare un approccio che considera come continueranno a sfruttare periodi potenzialmente lunghi di frustrazione economica e proteste sociali.

Amer Al Sabaileh

International Public Relation, Goverment Sector, Business and Human Develpoment, Strategic Analysis.

Member of the teaching staff department of the European languages and Studies University of Jordan – Amman.

Doctorate, Italian Studies University of Pisa “ Arabic and Islamic influence on the other’ s life concepts in the Mediterranean area in the medieval age.

Peace Building and Reconciliation University of Coventry, UK

Master’s degree, Education to peace , International Co – operation, Human Rights and the Politics of the European Union.

Bachelor’s degree-higher diploma, Italian and English literature-Douple Major.

Website: amersabaileh.blogspot.com

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