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US President Trump has indicated that we are days away from the announcement of his long-awaited Middle East peace plan, after he meets with Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu and his election-rival Benny Gantz at the White House. The plan is likely to include the new status quo that has been implemented, so there is a lot of expectation that it will not be popular amongst Palestinians. Even Trump himself acknowledged that, but assured them it would actually benefit them. Refusal to accept the new plan is unlikely to change things on the ground, as there is a new reality that makes new rules and must be the basis for any new vision for peace.

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La battaglia di Erdogan nel nord della Siria

Tuesday, 15 October 2019 21:28

L'operazione dei militari turchi che rotola nella Siria nord-orientale è una manifestazione della necessità del presidente turco Recep Tayyip Erdogan di spostare l'attenzione dal crescente caos all'interno del suo Partito per la giustizia e lo sviluppo (AKP). In seguito alla perdita delle recenti elezioni municipali a Istanbul e alla frammentazione del partito da lui fondato, tra cui la caduta con vecchi alleati, Erdogan aveva bisogno di consegnare qualcosa per ripristinare la reputazione dell'AKP e lui stesso per evitare un'ulteriore frammentazione. Quindi, in molti modi, questo conflitto è la battaglia di Erdogan.

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Verso l'ultimo anno del suo primo mandato, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump perseguirà un accordo regionale in Medio Oriente, con particolare attenzione alla Palestina. Dall'inizio di questa amministrazione, ci sono state fughe di notizie e voci dalla Casa Bianca sulla "questione del secolo" per il Medio Oriente.

Il primo chiaro segno dell'interesse di questa amministrazione a trovare un accordo scuotendo la situazione fu quello di annunciare il riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele e che l'ambasciata degli Stati Uniti in Israele sarebbe stata trasferita lì. Si trattava chiaramente di una mossa calcolata, poiché la rabbia e il respingimento di coloro che si opponevano non sembravano esercitare alcuna pressione sull'amministrazione.

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TRUMP-KIM REDUCTION OF SANCTIONS?

Monday, 12 March 2018 15:17

It is expected that President Trump and North Korean leader Kim Jong Un, according to South Korean officials, may meet by the end of May 2018 even if neither the date nor the place have been set yet.

Regarding the place could be Ulan Bator (Mongolia) or from the other side Sweden or Switzerland the latter is the only country known to Kim, he studied there under a pseudonym as a young man, in fact he never leaves North Korea to avoid attacks on his person or coups.

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L'ATTACCO CHIMICO

Thursday, 16 November 2017 19:57

La forma più comune della classificazione delle  armi chimiche è quella che si basa sugli effetti provocati sull’organismo per questo motivo imputare i decessi a seguito del presunto bombardamento siriano al Gas Sarin è quanto di più improbabile ed inesatto si possa sostenere.

Il gas Sarin è un agente nervino, può essere liquido od aeriforme ed è incolore ed inodore.

Non ha persistenza nell’aria e si dissolve  rapidamente a seconda delle condizioni meteo.

Le dosi letali vanno considerate tra 100 LCt 50 (11) e  1700 LD 50 (12) quindi siamo di fronte a diversi tipi di composti che si utilizzano a seconda delle circostanze di attacco e di distribuzione aerea in considerazione, come già detto delle condizioni meteo al momento dell’azione.

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USA fake

Thursday, 13 April 2017 12:47

Dopo le denunce verbali senza riscontri, dopo le dichiarazioni dei militari americani che dicono al mondo di aver visto dal satellite che l’aviazione siriana di Assad bombardava con il gas sarin la popolazione civile anche questa volta senza riscontri e senza aver portato i tracciati da cui inequivocabilmente sarebbe stato possibile capire se l’attacco chimico era stato programmato da Assad, ecco l’ennesimo colpo di scena.

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Trump il presidente flessibile

Friday, 07 April 2017 20:01

Dall’attendismo di Obama siamo passati all’interventismo di Trump, il gioco come al solito è truccato ed il nuovo Presidente Usa governa gli Stati Uniti sempre più a corrente alternata.

Sulla vicenda di Idlib ha dichiarato e messo in pratica la sua flessibilità peccato che lo abbia fatto senza alcun riscontro oggettivo, senza alcuna prova che il responsabile della strage sia stato Assad e senza neppure cercare di capire perché è successo e quali agenti chimici siano stati usati.

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