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08-05-2025

OPERATION SINDOOR

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Alcune zone del Pakistan e del Kashmir amministrato dal Pakistan sono state colpite da molteplici attacchi missilistici da parte dell'India, a causa dei quali sono morte almeno 31 persone. L'esercito pakistano ha dichiarato che i missili indiani hanno colpito sei città, tra cui quattro diverse località nella provincia del Punjab: è la prima volta che l'India colpisce il Pakistan dalla guerra del 1971. Le altre due località colpite sono Muzaffarabad e Kotli, entrambe nel Kashmir amministrato dal Pakistan. L'India ha affermato che la sua "Operazione Sindoor" aveva preso di mira nove siti con "infrastrutture terroristiche" ovvero luoghi in cui gli attacchi sarebbero stati "pianificati e diretti". L'attacco indiano è avvenuto 15 giorni dopo il mortale attentato del 22 aprile che è costato la vita a 25 turisti indiani e un cittadino nepalese, nella pittoresca città di Pahalgam, nel Kashmir sotto amministrazione indiana, per il quale l'India ha attribuito la responsabilità a gruppi armati sostenuti dal Pakistan. Gli omicidi hanno scatenato una rabbia diffusa in India, con il primo ministro Narendra Modi che ha dichiarato che il paese darà la caccia ai sospettati "fino ai confini della Terra" e che coloro che li hanno pianificati e portati a termine "saranno puniti oltre ogni immaginazione".

Islamabad ha negato qualsiasi ruolo in quell'attacco. Si è trattato del peggior attacco contro i civili nella regione negli ultimi due decenni e del primo grave attacco contro i civili da quando l'India ha revocato l'articolo 370, che ha conferito al Kashmir lo status di semi-autonomia nel 2019. Nelle due settimane successive all’attacco terroristico, entrambe le parti hanno adottato misure di rappresaglia l'una contro l'altra, tra cui l'espulsione di diplomatici, la sospensione dei visti e la chiusura dei valichi di frontiera. Ora i due vicini dotati di armi nucleari si trovano sull'orlo di un conflitto militare in piena regola. Subito dopo gli attacchi indiani, i vertici politici e militari del Pakistan hanno dichiarato che il Paese aveva attivato le sue difese e che i suoi jet da combattimento erano "in volo". I pakistani hanno rivendicato l'abbattimento di cinque jet indiani, tra cui tre Rafale, i moderni aerei da combattimento che l'India ha acquistato dalla Francia negli ultimi anni. Non è la prima volta che i due paesi più grandi dell'Asia meridionale, che insieme hanno una popolazione di oltre 1,6 miliardi, circa un quinto della popolazione mondiale, si scontrano in guerra per la regione del Kashmir. La vera causa centro delle loro tensioni è proprio la pittoresca valle del Kashmir. I due vicini hanno combattuto per il Kashmir che si estende su una superficie di 22.200 chilometri quadrati, tre delle loro quattro precedenti guerre. Entrambi i paesi attualmente controllano parti del Kashmir – con la Cina che ne controlla alcune – ma continuano a rivendicarlo integralmente Il Kashmir è rivendicato interamente da India e Pakistan, ma amministrato solo in parte da ciascuno di essi, poiché furono spartiti dopo l'indipendenza dalla Gran Bretagna nel 1947. L'esercito indiano ha soprannominato i suoi attacchi missilistici in Pakistan e nel Kashmir sotto amministrazione pakistana "Operazione Sindoor". Il nome è molto significativo. Sindoor è la parola hindi che significa vermiglio, un pigmento rosso che le donne indù sposate si applicano spesso sulla fronte. Il nome dell'operazione militare indiana è un evidente riferimento al modo in cui gli aggressori hanno sparato alle loro vittime a Pahalgam il 22 aprile. Numerosi resoconti di sopravvissuti hanno descritto dettagliatamente come gli uomini armati abbiano separato i turisti maschi dalle donne, e poi identificato deliberatamente quelli non musulmani prima di ucciderli a colpi d'arma da fuoco, lasciando vedove le loro mogli indù. Il sindur in genere non viene più indossato dopo la morte del marito

Mario Neri

Law degree, postgratuated master degree in Criminology. 

International law expert and programs relating to the peacekeeping in crisis areas.

Reserve Officer of the Italian Army "Folgore". Intelligence analyst.

 

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