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PAX AMERICANA

Venerdì, 09 Maggio 2025 18:24

L' elezione di papa Leone XIV è stata festeggiata non solo negli Stati Uniti ma anche in tutta l'America Latina, dove molti lo hanno acclamato come il secondo pontefice sudamericano, dopo il suo predecessore argentino, Francesco. La notizia ha suscitato particolare esultanza in Perù, dove visse e lavorò per oltre 20 anni e dove ottenne la cittadinanza nel 2015. Nella capitale, Lima, le campane della cattedrale suonano a festa. Nella sua prima apparizione dal balcone del Vaticano, Leone XIV è passato improvvisamente dall'italiano allo spagnolo per rivolgersi ai fedeli "della mia amata diocesi di Chiclayo, in Perù", dove servì come vescovo per oltre un decennio. Prevost era sicuramente uno dei principali candidati al papato da quando Francesco lo aveva scelto per guidare il potente Dicastero per i vescovi del Vaticano, che esamina le nomine dei vescovi in tutto il mondo. C'era da sempre un tabù su un papa statunitense, dato lo status di superpotenza americana nel mondo laico, ma Prevost ha prevalso, forse perché oltre che statunitense è anche cittadino peruviano e ha vissuto per anni in Perù, prima come missionario e poi come vescovo. Francesco, il primo papa latinoamericano, aveva chiaramente messo gli occhi su Prevost e per molti versi lo vedeva come il suo erede. Ha inviato Prevost a guidare una diocesi complessa in Perù nel 2014, per poi portarlo in Vaticano nel 2023. All'inizio di quest'anno, Francesco ha elevato Prevost ai ranghi più alti della gerarchia cardinalizia, conferendogli un prestigio in vista del conclave che pochi altri cardinali hanno avuto. Dal suo arrivo a Roma, Prevost aveva mantenuto un basso profilo pubblico, ma era ben noto agli uomini importanti del Vaticano.

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No alla guerra. Fermiamo la strage

Lunedì, 16 Maggio 2022 16:53

LA GUERRA NON E’ UN GIOCO. MARTEDI 17 MAGGIO ALLE ORE 15 FLASH MOB A ROMA CONTRO L’INVIO DI ARMI CON IL GRUPPO PARLAMENTARE ITALEXIT

“Martedì 17 maggio alle 15.00, in Piazza San Bernardo a Roma, il gruppo parlamentare Italexit ha organizzato un flash mob per protestare contro l’invio di armi in Ucraina. All’evento saranno presenti il leader del partito Gianluigi Paragone, i senatori William De Vecchis, Mario Michele Giarrusso e Carlo Martelli e la deputata Jessica Costanzo. La guerra non è un gioco e la pace non si fa con le armi: Italexit si batte sin dall’inizio per una soluzione diplomatica al conflitto. Siamo convinti che per giungere a una pace possibile e per evitare ulteriori spargimenti di sangue innocente sia necessaria l’apertura di un vero tavolo di trattative. Un risultato che non si può certamente ottenere armando uno dei due contendenti.

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C'è un grande simbolismo nell'incontro di questa settimana a Roma dei ministri della Global Coalition to Defeat Daesh, che si riuniscono di persona dopo due anni. La rifocalizzazione sulla lotta al terrorismo riporta indietro le priorità e mette da parte le controversie politiche, offrendo anche l'opportunità di rimodellare le coalizioni politiche.

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Allah Akbar

Giovedì, 08 Gennaio 2015 17:52

Assalto Jihadista a Parigi 12 morti e 5 feriti gravi

L’attentato di Parigi dobbiamo interpretarlo come l’11 settembre europeo, ormai è iniziata la guerra anche nelle nostre città.

Sale il livello di allerta a Roma e nelle altre capitali ma bisogna ammettere che si sono sottovalutati i rischi per la sicurezza, soprattutto il rischio interno rappresentato dalle cellule terroristiche isolate che vivono infiltrate tranquillamente in Europa e seppure dormienti sempre pronte ad agire.

Oggi il terrorismo di matrice Jihadista si muove sempre più in attività decentrate dove piccoli Team paramilitari ben addestrati possono colpire ovunque sfruttando il fattore sorpresa.

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Allarme ebola

Giovedì, 21 Agosto 2014 16:05

La possibilità di diffusione del virus ebola in Italia è attualmente lontana tuttavia non impossibile. Il Ministero della Salute ha già attivato le necessarie procedure e le linee guida per il riconoscimento ed il trattamento del virus.

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