Questo sito raccoglie dati statistici anonimi sulla navigazione, mediante cookie installati da terze parti autorizzate, rispettando la privacy dei tuoi dati personali e secondo le norme previste dalla legge. Continuando a navigare su questo sito, cliccando sui link al suo interno o semplicemente scrollando la pagina verso il basso, accetti il servizio e gli stessi cookie.

Logo
Print this page
13-01-2015

Flash dal mondo

Rate this item
(7 votes)

LIBIA Il braccio dell’ISIS in Libia ha rivendicato il sequestro di 21 cristiani copti egiziani provenienti dal governorato di Minya.Il gruppo jihadista ha inoltre diffuso delle foto degli ostaggi, come riportato da Site Intelligence Group. I 21 cristiani, secondo quanto riferito dall’Is, sarebbero stati catturati nello Stato di Tripoli a capodanno. Si aggravano le condizioni di vita dei cristiani in Libia dalla caduta di Gheddafi nel 2011, numerosi gruppi jihadisti presenti nel Paese hanno più volte colpito famiglie cristiane su tutto il territorio. Non si hanno notizie dei due giornalisti tunisini Nadhir Ktari e Sofien Chourabi sequestrati l’8 gennaio da militanti dell’Is, secondo indiscrezioni  i due sarebbero ancora vivi. Intanto nel pomeriggio dell’11 gennaio l’aviazione libica ha bombardato obiettivi militari appartenenti alla coalizione Fajr Libya. 

NIGERIA  Il 12 gennaio i miliziani di Boko Haram hanno condotto un attacco contro una caserma dell’esercito camerunense a Kolofata. La struttura ospita il Battaglione di Intervento Rapito (BIR), dispiegato per tamponare le numerose incursioni dei miliziani jihadisti. Nello stesso giorno sono state evacuate circa 3200 persone dalla città di Baga e trasferita a Maiduguri. La città è stata teatro del massacro di oltre 2000 persone il 3 gennaio da parte di combattenti di Boko Haram. Gli islamisti hanno preso il controllo di Baga e costruito sistemi di difesa passiva e numerose barricate in snodi nevralgici della città. Il contesto di sicurezza nel nord-est del Paese appare sempre più critico. Sono previsti attacchi su larga scala nel mese di febbraio  - in occasione delle elezioni generali - nelle regioni del nord-est e nella capitale Abuja. Non sono esclusi attacchi isolati nella città di Lagos, la capitale commerciale del Paese.

IRAQ Nella mattina del 13 gennaio forze di sicurezza irachene hanno intrapreso scontri con miliziani appartenenti all’ISIS nei pressi di camp Taji, a nord di Baghdad. Secondo fonti locali i miliziani sarebbero riusciti ad entrare in possesso di una dozzina di veicoli militari. Sarebbe di 18 il numero dei terroristi rimasti uccisi nel corso delle operazioni militari nella zona di Al-Nabaeh, a nord di Baghdad. A seguito dell’intensificarsi degli interventi della coalizione internazionale nelle aree di Niniva, Anbar e Kirkuk, i miliziani dell’Is avrebbero ricevuto precise indicazioni dalla leadership del gruppo per contrattaccare nel distretto di Haditha e ad Al-Baghdadi, circa 85 km a nord-ovest della città di Ramadi. Nelle ultime ora infatti la coalizione ha distrutto diverse postazioni militari controllate dall’Is nella città di Kobane, Deir Ezzor e Abu Kamal, in territorio siriano. 

PAKISTAN Il 12 gennaio il Segretario di Stato americano John Kerry ha fatto tappa a sorpresa in Pakistan al ritorno dal viaggio in India. Kerry nel corso della visita ha ribadito il forte sostegno al governo pakistano e la vicinanza alle forze di sicurezza locali circa la lotta ai gruppi jihadisti che operano nelle aree tribali del Pakistan. Obiettivo della visita è anche quello di implementare la cooperazione tra l’intelligence statunitense e quella pakistana. I rapporti tra l’apparato di sicurezza di Islamabad e quelli di Washington permangono tesi a causa delle numerose accuse degli USA di complicità di alcuni esponenti dell’ISI (i servizi segreti pakistani) con alcuni leader talebani. Intanto un ex portavoce dei Tehrik-e-Taliban Pakistan (TTP) ha annunciato che oltre 15 gruppi jihadisti pakistani e afghani hanno giurato fedeltà all’Isis.

© Riproduzione Riservata

Claudio D'Angelo

Laureato con lode in Scienze per l’Investigazione e la Sicurezza presso l’Università degli Studi di Perugia.
Laureando in Ricerca Sociale per la Sicurezza Interna ed Esterna (Safety and Security Manager).
Analista di intelligence perfezionato nell'analisi del rischio, nell'individuazione delle possibili minacce terroristiche e nella vulnerabilità dei siti industriali, delle infrastrutture critiche e degli obiettivi strategici.
Esperto nella gestione degli scenari di emergenza e nella tutela e la messa in sicurezza di personale operante in aree di crisi, con specifico expertise dell’area mediorientale.
Redattore per il magazine – online Convincere, svolge ricerche nel campo della diffusione dei movimenti Jihadisti in Medio Oriente e Africa, nell’applicazione della teoria dei sistemi complessi alla società e della Network Analysis nel processo di analisi d’intelligence.

Latest from Claudio D'Angelo

Related items

FaLang translation system by Faboba
Copyright CEOS 2012 - 2015. All rights reserved.