Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato una serie di dazi, sostenendo che stimoleranno la produzione manifatturiera americana e proteggeranno i posti di lavoro. Ma le tasse sulle importazioni hanno gettato nel caos l'economia mondiale poichè renderanno i prodotti più costosi per i consumatori statunitensi. Trump sostiene che i dazi incoraggeranno i consumatori statunitensi ad acquistare più beni di produzione americana. Gli Stati Uniti e la Cina hanno concordato di ridurre le tasse sulle importazioni di beni scambiati tra i due Paesi: i dazi statunitensi sulle importazioni cinesi scenderanno dal 145% al 30%, mentre i dazi cinesi su alcune importazioni dagli Stati Uniti scenderanno dal 125% al 10%. Donald Trump ha anche dichiarato che l'India si è offerta di eliminare i dazi sugli Stati Uniti nell'ambito di un potenziale accordo commerciale, ma Nuova Delhi ha subito raffreddato le affermazioni di Trump, affermando che i negoziati non erano terminati. "L'India è la nazione con i dazi doganali più alti al mondo, è molto difficile vendere in India, e ci hanno offerto un accordo in cui, in pratica, sono disposti a non farci pagare alcun dazio", ha detto Trump durante una tavola rotonda con i leader del mondo degli affari a Doha, in Qatar. Il ministro degli Esteri indiano S. Jaishankar ha poi affermato che i colloqui erano ancora in corso, definendo i negoziati tra Nuova Delhi e Washington "complicati" e "intricati". Nulla è deciso. Delhi ha già abbassato i dazi sul whisky Bourbon, sulle motociclette e su altri prodotti statunitensi, ma gli Stati Uniti hanno un deficit commerciale di 45 miliardi di dollari con l'India, che Trump vuole ridurre. Gli Stati Uniti infatti sono il principale partner commerciale dell'India, con un commercio bilaterale di circa 129 miliardi di dollari nel 2024. La bilancia commerciale è attualmente a favore dell'India, che registra un surplus di 45,7 miliardi di dollari con gli Stati Uniti. "Dato che Trump ha sempre attribuito il deficit commerciale agli elevati dazi doganali dell'India, l'India potrebbe offrire di esentare da dazi il 90% delle esportazioni statunitensi. Anche Canada e Messico sono stati presi di mira da Trump a febbraio, quando ha introdotto una tassa del 25% sulle importazioni da entrambi i Paesi oltre a un'imposta del 10% sull'energia canadese. In risposta a ciò, il 9 aprile il Canada ha introdotto una tassa del 25% su alcuni veicoli importati dagli Stati Uniti. Il 12 marzo è entrata in vigore una tassa del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio negli Stati Uniti, compresi i prodotti realizzati con questi metalli. Dal 2 aprile, le auto prodotte all'estero sono soggette a un'imposta del 25%.
Alcune zone del Pakistan e del Kashmir amministrato dal Pakistan sono state colpite da molteplici attacchi missilistici da parte dell'India, a causa dei quali sono morte almeno 31 persone. L'esercito pakistano ha dichiarato che i missili indiani hanno colpito sei città, tra cui quattro diverse località nella provincia del Punjab: è la prima volta che l'India colpisce il Pakistan dalla guerra del 1971. Le altre due località colpite sono Muzaffarabad e Kotli, entrambe nel Kashmir amministrato dal Pakistan. L'India ha affermato che la sua "Operazione Sindoor" aveva preso di mira nove siti con "infrastrutture terroristiche" ovvero luoghi in cui gli attacchi sarebbero stati "pianificati e diretti". L'attacco indiano è avvenuto 15 giorni dopo il mortale attentato del 22 aprile che è costato la vita a 25 turisti indiani e un cittadino nepalese, nella pittoresca città di Pahalgam, nel Kashmir sotto amministrazione indiana, per il quale l'India ha attribuito la responsabilità a gruppi armati sostenuti dal Pakistan. Gli omicidi hanno scatenato una rabbia diffusa in India, con il primo ministro Narendra Modi che ha dichiarato che il paese darà la caccia ai sospettati "fino ai confini della Terra" e che coloro che li hanno pianificati e portati a termine "saranno puniti oltre ogni immaginazione".
A tre mesi dal completo ritiro degli Stati Uniti dall’ Afganistan appare sempre più evidente L’ influenza del Pakistan nel ritorno al potere dei talebani.
Senza l’ aiuto dei Servizi Segreti pakistani i talebani non sarebbero mai riusciti a riprendere il controllo di gran parte del territorio afgano in dieci giorni, tutto questo è potuto accadere grazie al supporto logistico e formativo che i servizi militari del Pakistan hanno fornito con costanza e specificità agli insorgenti.
D’ altra parte la struttura operativa e di comando talebana era basata a Quetta ed a Peshawar , città pakistane poste al confine afgano, logico , quindi , affermare che il Pakistan da anni manipola e tenta di calibrare gli equilibri regionali a proprio vantaggio.
Una petroliera battente bandiera Italiana, acque internazionali, un tragico episodio, il tutto poteva avere un epilogo molto diverso nonostante la gravità del caso, se l’imbarcazione avesse avuto una bandiera diversa ( Inglese, Americana, Francese, Tedesca ) sarebbe rientrata nel proprio paese?
Nonostante l’articolo 87 della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982 – secondo cui nelle acque internazionali lo Stato della bandiera è il solo soggetto normalmente legittimato ad esercitare poteri coercitivi nei confronti delle navi iscritte nei propri registri, ma le autorità indiane non hanno esitato a fermare la petroliera Enrica Lexie, battente bandiera italiana, convincendola ad entrare nel porto di Kochi, dove hanno proceduto al fermo dei due marò, fatti di cui tutti siamo a conoscenza, che hanno portato la vicenda ad uno scontro sul piano diplomatico, le corti indiane non sono competenti nel giudicare i due marò, secondo il diritto internazionale.