Dopo l’annunciato vertice del 5 Marzo, giovedì, la Turchia e la Russia hanno confermato un cessate il fuoco a Idlib, l’ultima enclave dell’opposizione al governo della Siria, accettando, tra l’altro, di stabilire un corridoio di sicurezza con pattuglie di controllo composte di personale di entrambi i paesi. L’annuncio è arrivato dopo un incontro di quasi sei ore tra i leader dei due paesi a Mosca.
Nelle ultime settimane la politica energetica della Turchia ha tenuto banco nei consessi internazionali. La situazione sembrava esservi stabilizzata e invece i turchi colpiscono con un ultimo colpo di coda.
Infatti il governo di Erdogan ha emesso un Navtex, che è un servizio internazionale di trasmissione usato per trasmettere informazioni urgenti sulla sicurezza alle navi, per bloccare le ricerche geologiche della nave italiana Odin Finder, ricerche finalizzate alla costruzione del cavo elettrico sottomarino chiamato HVDC che dovrebbe collegare l’Africa all’Europa. Il cavo lungo 1707 km, unirà l’Egitto alla Grecia, passando per le isole di Creta e Cipro e trasporterà 2.000 MW di energia elettrica, quantità in gradi di assicurare all’Europa una disponibilità di energia certa.
“Bisogna lavorare insieme. Tutti. Stati, istituzioni, religioni, culture. Lavorare insieme per lo sviluppo integrale di ogni uomo e di tutto l’uomo”. Lo afferma padre Rifat Bader, 48 anni, sacerdote cattolico di nazionalità giordana, direttore del Catholic Center for Studies and Media in Giordania. Padre Rifat nei giorni scorsi era a Cagliari per partecipare all’incontro “Percorsi, popoli e religioni a confronto” svoltosi alla Mediateca del Mediterraneo.
Si è svolto giovedì 28 novembre presso i locali della MEM – Mediateca del Mediterraneo, la conferenza-seminario dal titolo Percorsi: Popoli e Religioni a confronto.
Per l’occasione si sono confrontati Don Mario Farci (Pontificia Università), Federico Di Leo (Comunità di Sant’Egidio), Padre Refat Michael Yousef Bdour, (direttore del Centro Studi Cattolico in Giordania) e Paola Piroddi, Assessore alla Cultura del Comune di Cagliari.
La conferenza La partecipazione femminile alla vita politica degli Emirati Arabi Uniti, si è tenuta nella facoltà di scienze politiche di Cagliari, nella splendida cornice dell’aula dedicata ad una donna che tanta fama ha regalato alla Sardegna: Maria Lai. Non poteva esserci sede migliore per una conferenza che è stata una rivelazione ed un arricchimento.
Si è tenuto presso la Camera Deputati nella sala conferenze il 25 settembre u.s. il Convegno “Sviluppo del 5G tra competitività e sicurezza nazionale”.
All’incontro ha partecipato su invito personale l’ing Giovanni Gasbarrone, esperto 5G e socio ANUTEI.
Il rischio di una nuova ondata di terrorismo globale potrebbe presto aumentare, poiché Daesh sta cercando di rigenerarsi dopo la sconfitta in Siria e Iraq. Le attuali dinamiche in Siria in realtà favoriscono il riavvio delle attività del gruppo. Confusione e caos regnano nel nord del paese mentre la battaglia di Idlib continua. I combattimenti in Idlib potrebbero essere una delle ultime battaglie decisive contro la roccaforte di un estremista, ma se non si risolveranno presto, potrebbero portare alla diffusione di combattenti, molto probabilmente in Asia centrale o in Libia.
Le posizioni di Italia e Francia sulla crisi libica sono ancora distanti: mentre Roma ha pubblicamente preso le distanze dalla campagna militare di Haftar già dal 2014, Parigi non ha esitato a sostenere il feldmaresciallo negli scorsi anni.
Sono trascorsi 25 anni. "Il testimone è nelle mani dei colleghi di Alpi e Hrovatin, dei giornalisti italiani, di quanti avvertono come un dovere onorare quell'impegno di coerente professionalità che, a Mogadiscio, gli assassini hanno voluto colpire. La libertà di stampa è il termometro della salute democratica di un Paese. Va coltivata e irrobustita ogni giorno e centrale è la responsabilità delle istituzioni democratiche affinché siano sempre promossi i principi della nostra Costituzione e delle dichiarazioni internazionali in argomento". Lo dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 25esimo anniversario dell'uccisione di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.