Nello scarso o quasi nullo interesse dei media dovuto alla rilevanza assoluta del Covid19 e le sue tragiche conseguenze, la scorsa settimana la Macedonia del Nord è diventata ufficialmente il trentesimo membro della NATO dopo aver depositato il suo "strumento di adesione" presso il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Il Senato degli Stati Uniti aveva ratificato il protocollo di adesione il 22 ottobre 2019. La stragrande maggioranza delle Nazioni che fanno parte dell’Alleanza ha sostenuto per molti anni l'importanza dell'adesione della Macedonia alla NATO e oggi la sua adesione è “molto gradita”. La presenza del piccolo stato dell’ex Jugoslavia con una popolazione pari alla metà di quella di Roma (la maggioranza di fede ortodossa con la significativa presenza di un terzo di mussulmani per lo più di etnia albanese e solo l’1% di cattolici), rafforza l'Alleanza, la stabilità regionale nei Balcani occidentali e invia un forte messaggio agli attori internazionali - come la Russia - che non hanno diritto di veto sulle decisioni degli stati membri della NATO ma hanno sempre cercato di contrastare questo “allargamento” dell’Alleanza.
Dopo l’annunciato vertice del 5 Marzo, giovedì, la Turchia e la Russia hanno confermato un cessate il fuoco a Idlib, l’ultima enclave dell’opposizione al governo della Siria, accettando, tra l’altro, di stabilire un corridoio di sicurezza con pattuglie di controllo composte di personale di entrambi i paesi. L’annuncio è arrivato dopo un incontro di quasi sei ore tra i leader dei due paesi a Mosca.
Un’autentica mina vagante nel Mediterrano: questa è la Turchia di Erdogan che, fra le varie cose, ha nostalgia di allungare le mani sulla Libia che gli fu strappata nel 1911 dal Regno d’Italia. Parola del generale Giuseppe Morabito, alto ufficiale dell’Esercito Italiano che ha lasciato il servizio attivo nel 2016 ma che dal 2007 collabora con alcune università italiane come esperto di settore, focalizzando i suoi studi su questioni riguardanti i Balcani e il Medio Oriente. Inoltre svolge attività didattica focalizzata sul Medio Oriente presso tutti gli istituti di formazione militare in Italia ed alcuni organizzazioni similari nel Medio Oriente. Il Generale Morabito intrattiene relazioni di reciproco interesse con Giordania, Israele, Mauritania, Tunisia, Kuwait, Oman ed Emirati Arabi. Morabito è membro fondatore dell’Institute for Global Security and Defense Affairs (IGSDA), è membro del Collegio dei Direttori della NATO Defense College Foundation (NDCF) e membro dell’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia (UNUCI).
La scorsa settimana ha segnato 30 anni dalla caduta del muro di Berlino. Questa sarà sempre una data straordinaria nella storia, poiché ha segnato la fine della Guerra Fredda e il confronto dei due blocchi. La guerra fredda è stata anche il segno di spicco della politica globale che è stata modellata in base alle alleanze ideologiche, poiché l'ideologia ha svolto un ruolo importante nel modellare la natura delle alleanze e il ruolo dell'alleato. Molti paesi si sono trovati a svolgere un ruolo o a far parte di alleanze secondo questi criteri nell'ultima generazione.
1. La Nato, North Atlantic Treaty Organization, nasce il 4 aprile 1949 con il trattato di Washington. I membri fondatori sono 12. Oltre a Stati Uniti e Canada ci sono 10 Stati europei: Belgio, Danimarca, Francia, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo e Regno Unito. L'articolo 5 del trattato prevede che un attacco ai danni di uno degli Stati membri va considerato come un attacco contro l'intera Alleanza.
Un kamikaze si fa saltare in aria nella capitale afgana che torna ad essere teatro del terrorismo di Al Qaeda.
Un’immagine che ha fatto il giro del mondo: la bandiera nera dello Stato Islamico che sventola su un palazzo di Kobani (conosciuta anche come Ayn al-Arab), centro curdo nella Siria occidentale a soli 15 km dal confine turco.
Attenzione, però, a parlare di un’imminente “invasione” verso l’Europa. Bisogna tener presente che la Turchia non è la Siria e non è l’Iraq. A differenza degli altri due paesi, la Turchia gode di una fondamentale stabilità politico-istituzionale che garantisce solidità al paese; le sue forze armate sono meglio preparate ed equipaggiate e, infine, è Paese Membro della NATO (organizzazione pronta a fornire il proprio supporto in caso di spillover).
Il 30 settembre scorso, il primo esemplare del nuovo Airbus A400M ha preso il volo sui cieli di Siviglia. Si tratta di un colosso volante, un aereo da trasporto strategico prodotto congiuntamente dai gruppi industriali europei EADS e Airbus. Tra tutti i paesi che ne hanno fatto ordine (Francia, Regno Unito, Belgio, Spagna, Germania, Lussemburgo), la Francia è stata la prima a riceverne uno in consegna.