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24-07-2015

Rapimento in Libia cartina al tornasole della sicurezza personale

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Sono passate molte ore dalla notizia del rapimento dei 4 dipendenti italiani in Libia e le informazioni continuano ad essere confuse oltre che contaminate da personali punti di vista e riflessioni di vari esponenti. Quattro soggetti che senza scorta si muovono tranquillamente in un determinato teatro come quello libico devono obbligatoriamente avere una preparazione o un addestramento che gli consenta quella libertà. Chi di voi andrebbe ad operare in un ambiente ostile senza avere un briciolo di tutela personale?

Prima che arrivino i sensitivi a dirci dove si trovano i "sequestrati" vogliamo sapere qual'è la merce di scambio. Per quale motivo 4 lavoratori dipendenti di una nota società, definiti esperti da alcuni giornalisti, girano senza scorta e spariscono nel nulla? Quanto pagherà il governo italiano per la loro liberazione? A quanto ammontano i fondi disponibili all'intelligence e perché non figurano in alcun bilancio pubblico? Il buco nero che tutti danno per scontato è causa e soluzione del problema. Quali altri motivi possono spingere a rapire un gruppo di persone non armate e indifese? Davvero è così complesso individuare soggetti nel deserto con le potenti tecnologie a disposizione? Il mistero infine dell'autista che per alcuni è stato lasciato libero di scappare, per altri è stato abbandonato legato nel deserto... ma chi è veramente il driver? Chi conosceva il tragitto e gli spostamenti del gruppo (seppur le vie siano pochissime)? Una cosa è certa: a livello internazionale occorre regolamentare il mercato del lavoro e riconoscere alcuni diritti per i lavoratori che rischiano la propria vita andando ad operare in zone ad alto rischio, primo tra tutti la sicurezza personale.

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Claudio Sciarma

Laureato in Ricerca sociale per la sicurezza interna ed esterna con tesi dal titolo “investigare con il motore di ricerca - Google come strumento di business intelligence". 
Laureato con Lode in Scienze per l’Investigazione e la Sicurezza, sviluppando una tesi in collaborazione con il Ra.C.I.S. di Roma e l’azienda Leica Geosystems sulla ricostruzione della scena del crimine mediante Laser Scanner.
Master in Security Languages.
Certificato in lingua e cultura araba presso la SLEE di Perugia.
Analista di intelligence
Webmaster, webdesigner ed esperto SEO. Specializzato nella rilevazione di frodi telematiche ha collaborato ad alcune attività con il GAT della Guardia Di Finanza. 

Esperto in P.P.A. (Protezione personale avanzata), analisi di attentati, sicurezza internazionale, sicurezza dei trasporti, pianificazione di eventi, analisi dei dispositivi istituzionali internazionali di protezione e scorta.
Volontario in ferma prefissata nell’Esercito Italiano ( 2010 -2012 ), assegnato alla Scuola Lingue Estere dell’Esercito.
Socio Fondatore dell’A.I.S.I.S. Associazione Italiana Scienze per l’Investigazione e la Sicurezza.
Condirettore editoriale del magazine - online ConVincere.

Website: claudio.sciarma.it

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