Dall’attendismo di Obama siamo passati all’interventismo di Trump, il gioco come al solito è truccato ed il nuovo Presidente Usa governa gli Stati Uniti sempre più a corrente alternata.
Sulla vicenda di Idlib ha dichiarato e messo in pratica la sua flessibilità peccato che lo abbia fatto senza alcun riscontro oggettivo, senza alcuna prova che il responsabile della strage sia stato Assad e senza neppure cercare di capire perché è successo e quali agenti chimici siano stati usati.
Secondo le prime informazioni raccolte, è possibile ricondurre la matrice dell’atto terroristico nella Metro di San Pietroburgo, ad una cellula estremista jihadista cecena, sembra probabile che il movente principale dell’attacco sia l’arresto da parte dell’FSB di Imran Datsayev, il capo di una milizia islamista legata allo Stato Islamico e fornitore di combattenti esperti che operano in Siria, Iraq e Turchia.
Quando si parla di disastri nucleari viene subito in mente quello del 1986 alla centrale di Chernobyl... questo perché se ne è parlato moltissimo. Ma quanti sono gli episodi analoghi avvenuti senza che vi sia stata notizia? Stando ad un dossier pubblicato sulla rivista New Scientist, elaborato dall'Istituto di biofisica moscovita, nel 1956 ben 600 persone furono ricoverate in ospedale a seguito degli effetti dovuti all'elevato numero di test nucleari condotti nel poligono di Semipalatinsk in Kazakhstan.
Since the first intervention of the Russian military in Syria, the battle against Daesh had turned to a new breadth. The terrorist group started to broaden its target map, trying to prove its capacity to rule everywhere.
A political solution for Syria seems to be top priority for both Moscow and Washington. To achieve it, Russia and the US supported two important decisions: “To stop financing terrorism” and “to impose a political settlement”.
The ceasefire agreement in Syria was imposed by a UN resolution in order to make a political settlement in Syria possible. The ceasefire will help restructure the status of various fighting groups and hopefully will put an end to the chaotic supply of weapons.
Moscow and Washington seem to have uncharacteristically reached a compromise in their positions on the issue of a political solution in Syria since Russia intervened militarily in Syria. The Russo-American rapprochement tests the political flexibility of most regional players.
Questa mattina, un caccia tattico russo Sukhoi Su-24 è stato abbattuto da due F-16 turchi. Prevedibile la differente “lettura” dell’accaduto: secondo Ankara, il velivolo avrebbe violato lo spazio aereo nazionale e ignorato numerosi avvertimenti lanciati dai piloti degli F-16; per Mosca, invece, il Sukhoi 24 stava sorvolando il territorio siriano e potrebbe essere stato abbattuto da pezzi d’artiglieria.
The Russian military move in Syria came after a series of meetings and understandings Moscow reached with several parties, including Washington. The lack of decisiveness in the US policy, which prevailed in the foregoing phase, especially since the emergence of Daesh, created a space that needed to be filled; it imposed a policy that would counter the absence of a real vision to confront terrorism and its multiple effects.
What does Syrian President Bashar Assad’s visit to Moscow signify? Why hadn’t Assad visited President Vladimir Putin earlier? And why has Russia declared this visit? With the recent ground shifts in Syria after the powerful Russian military intervention new facts have emerged to confirm that the Russian move was not arbitrary, rather it was systematic and pointed to a new roadmap that begins by setting the military balance on the ground.