Il Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA) è stato definito da molti analisti “un raro successo diplomatico nel Medio Oriente” ed è il frutto di un lungo e difficile iter di negoziazioni, che ha visto convergere gli sforzi diplomatici delle più grandi potenze mondiali per affrontare il tema della politica nucleare in Iran. Seduti al tavolo delle trattative, i cinque Membri Permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, la Germania, Federica Mogherini in rappresentanza dell’Unione Europea e l’Iran. Un percorso che si è concluso il 14 luglio 2015 a Vienna, con la firma dell’accordo.
Dopo l'annuncio americano di 12 richieste per l'Iran, la relazione bilaterale si è spostata su una posizione più aggressiva, con una netta possibilità di scoppio violento. La richiesta americana all'Iran di ritirare i suoi gruppi militari e alleati dalla Siria potrebbe essere un fattore scatenante per l'escalation in quanto un ritiro iraniano dalla Siria sarebbe estremamente difficile dopo così tanti anni. Inoltre, il disprezzo da parte dell'Iran per la richiesta di fermare organizzazioni di finanziamento come Hamas, la Jihad islamica e Hezbollah provocherà maggiori sanzioni nei confronti dell'Iran, sia a livello politico che finanziario.
Si prevede che il presidente Trump e il leader Nordcoreano Kim Jong Un, secondo funzionari sud coreani, si possano incontrare entro la fine di maggio 2018 anche se ancora non sono stati fissati né la data né il luogo.
Riguardo al luogo potrebbe essere Ulan Bator (Mongolia) o dalla parte opposta Svezia o Svizzera quest’ultima è l’unico paese conosciuto da Kim, vi ha studiato da giovane sotto pseudonimo, infatti non lascia mai la Corea del Nord per evitare attentati alla sua persona o colpi di stato.
Le dimissioni del primo ministro libanese Saad Hariri due settimane fa sono un indicatore della potenziale escalation locale con Hezbollah e l'escalation regionale con l'Iran. L'attesa di un'escalation imminente con Hezbollah esiste da mesi, poiché la fine della crisi in Siria avrebbe probabilmente spostato l'attenzione regionale sul gruppo sostenuto dall'Iran.
Oltre un decennio fa abbiamo assistito a un'escalation simile con l'assassinio del primo ministro libanese e padre di Saad, Rafiq Hariri nel 2005 e l'eventuale guerra contro Hezbollah nel 2006. All'epoca l'Iran era molto più debole e meno influente, e gli Stati Uniti avevano più politici capitale e ha avuto più risorse nella regione.
La forma più comune della classificazione delle armi chimiche è quella che si basa sugli effetti provocati sull’organismo per questo motivo imputare i decessi a seguito del presunto bombardamento siriano al Gas Sarin è quanto di più improbabile ed inesatto si possa sostenere.
Il gas Sarin è un agente nervino, può essere liquido od aeriforme ed è incolore ed inodore.
Non ha persistenza nell’aria e si dissolve rapidamente a seconda delle condizioni meteo.
Le dosi letali vanno considerate tra 100 LCt 50 (11) e 1700 LD 50 (12) quindi siamo di fronte a diversi tipi di composti che si utilizzano a seconda delle circostanze di attacco e di distribuzione aerea in considerazione, come già detto delle condizioni meteo al momento dell’azione.
Dopo le denunce verbali senza riscontri, dopo le dichiarazioni dei militari americani che dicono al mondo di aver visto dal satellite che l’aviazione siriana di Assad bombardava con il gas sarin la popolazione civile anche questa volta senza riscontri e senza aver portato i tracciati da cui inequivocabilmente sarebbe stato possibile capire se l’attacco chimico era stato programmato da Assad, ecco l’ennesimo colpo di scena.
Dall’attendismo di Obama siamo passati all’interventismo di Trump, il gioco come al solito è truccato ed il nuovo Presidente Usa governa gli Stati Uniti sempre più a corrente alternata.
Sulla vicenda di Idlib ha dichiarato e messo in pratica la sua flessibilità peccato che lo abbia fatto senza alcun riscontro oggettivo, senza alcuna prova che il responsabile della strage sia stato Assad e senza neppure cercare di capire perché è successo e quali agenti chimici siano stati usati.
Rex Tillerson segretario di stato americano è in Cina quando riceve notizia dell'annuncio di Kim Jong-un leader nordcoreano, sul test del nuovo tipo di motore ad alta spinta per alimentare i propri missili. Quella che viene definita "nuova nascita" dalla Corea del Nord in realtà è una stabile crescita, già pianificata e prevista.
Il futuro della Libia resta fortemente legato a quello del Generale Haftar, comandante dell'autoproclamato Esercito Nazionale Libico. Haftar si è mostrato contrario alla proposta di costituire un consiglio militare comprendente diversi ufficiali provenienti da tutta la Libia, da mettere a capo delle forze armate libiche.
In the Middle East, people are used to seeing the US president in his last months in office attempt to relaunch the Israeli-Palestinian peace process. This seems to be the case with President Barack Obama who, according to Wall Street Journal, will try to follow the path of his predecessors by trying to revive the peace talk during the final months of his presidency.