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Trasformazioni politiche imminenti

Domenica, 30 Giugno 2013 23:23

Impatti politici e di sicurezza della crisi in Siria sono a rotazione attraverso la regione. Dalla crisi politica in Turchia agli effetti della sicurezza in Iraq e in Libano. I vicini della Siria dovrebbero essere pronti ad affrontare le nuove funzionalità della crisi. La Giordania dovrebbe anche essere pronta ad affrontare vari scenari relativi alla complicazione della crisi in movimento attraverso il confine siriano. 

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La cronaca è cruda e sintetica, il mezzo un VTLM Lince è stato oggetto di un attacco da parte di elementi ostili, l’episodio è dell’otto giugno 2013.

Una bomba a mano sarebbe stata lanciata dentro il mezzo militare provocando la morte del militare e il ferimento di altri commilitoni.

La  rivendicazione dell'agguato da parte dei talebani, descrive l'azione come un atto coraggioso compiuto da un, “eroico ragazzino afghano di 11 anni che ha lanciato la granata”.

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GLI “AMICI DELLA SIRIA” PRONTI AD AGIRE?

Martedì, 25 Giugno 2013 11:02

Undici paesi sembrerebbero pronti a incrementare il proprio aiuto ai gruppi ribelli che combattono il regime di Assad. Questo è quanto emerso dall’ultimo summit del collettivo diplomatico internazionale “Friends of Syria Group” tenutosi a Doha (Qatar) il 21 e il 22 giugno. Rispetto al primo incontro di Marrakech (12 dicembre 2012) al quale presero parte ben 144 paesi, il meeting di Doha ha registrato la partecipazione di soli undici stati; eppure, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Italia, Germania, Egitto, Giordania, Turchia, Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi si sono dichiarati pronti e intenzionati a supportare la guerriglia anti regime in termini di rifornimento d’armi ed equipaggiamenti. Per l’Emiro del Qatar Al-Thani rifornire armi ai ribelli è l’unica carta da giocare: «l’uso della forza è necessario per ottenere giustizia», queste le sue parole a summit concluso. La stessa linea pare esser condivisa dal Segretario britannico per gli Affari Esteri William Hague secondo il quale una soluzione politica al conflitto è difficilmente immaginabile: «se Assad e il suo regime pensano di poter eliminare ogni forma di legittima opposizione con la forza, è nostro dovere fornire assistenza a tale opposizione» ha dichiarato Hague, pur sottolineando che al momento Londra non ha espresso una propria posizione ufficiale.

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Come il vertice degli "Amici della Siria" inizia questa settimana, contemporaneamente si attende un'intensa ondata d attacchi terroristici in tutta la Siria.  Le aspettative di un intervento militare in Siria si sono ridotti in seguito alle esercitazioni militari "Eager Lion II". Nel frattempo, i paesi dell'Asse americano sono tornati a riunirsi sotto l'ombrello degli "Amici della Siria", per discutere dell'invio di armi ai ribelli in Siria.

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Is there any hope for “Geneva II”?

Domenica, 16 Giugno 2013 17:20

The blocking of “Geneva II” by the US should make the whole region more cautious as it prolongs the Syrian crisis and increases the likelihood of the violence breaking across its borders.

This is the same America that signed “Geneva I” and abandoned it some days after by aggravating the tensions within Syria, starting with the battle in Damascus and then Aleppo directly after.

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Le odierne elezioni in Iran hanno eletto Hassan Rohani come nuovo capo dell’esecutivo della Repubblica Islamica, ma chi è il nuovo presidente?

Hassan Rohani è nato a Sorkheh nel 12 Novembre 1948. Laureato in legge presso l’Università di Tehran, ha proseguito gli studi in giurisprudenza ottenendo un dottorato alla Glasgow Caledonian University in Scozia. Attualmente  membro del Consiglio del Discernimento e dell’Assemblea degli Esperti, ricoprendo anche il ruolo di direttore del Centro del Consiglio delle opportunità per la ricerca strategica. Politicamente schierato tra le fila dell’ala moderata e centrista. Conosciuto come “lo sceicco diplomatico”, è stato segretario del Supremo Consiglio per la sicurezza nazionale dal 1989 al 2005 e in questa veste, capo diplomatico per le negoziazioni sullo sviluppo nucleare iraniano.

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Elezioni in Iran con attacco a Google

Giovedì, 13 Giugno 2013 18:52

Alle otto di questa mattina (ora Iraniana) si è conclusa la campagna elettorale per le elezioni presidenziali. Il peso politico dei sei candidati (due candidati si sono ritirati all’ultimo secondo dando il loro supporto ai compagni di partito rimasti in corsa) è abbastanza equilibrato e non si possono quindi fare pronostici, a decidere sarà il voto dei 50 milioni degli aventi diritto e si suppone che si arrivi al ballottaggio che, in caso, si terrà il 21 giugno.  

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Gli AMX della Task Group “Black Cats” nelle oltre 6000 ore di volo notturne e diurne sono riusciti a fotografare nell’area di influenza ad est di Herat tutti gli itinerari ed i percorsi degli Insurgents permettendo così di completare la cartografia dei corridoi utilizzati dalle forze ostili.

I dati raccolti sono stati elaborati dagli analisti dell’immagine dell’ufficio AZ  - ISR che ha successivamente prodotto un utile piano strategico sulla sorveglianza e la ricognizione del quadrante interessato.

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La crisi siriana dopo Al Quseir

Domenica, 09 Giugno 2013 19:00

Ci sono diverse prevedibili conseguenze della battaglia di Al Quseir, in particolare la reazione del gruppo anti-Siria, che spera di migliorare la sua posizione di negoziati prima della venuta di Ginevra II.

Il crescente parlare di dispiegamento di batterie di missili Patriot in Giordania potrebbe essere anche parte di questa tattica. Tuttavia, il parlare di batterie Patriot in Giordania non è nuovo, infatti, può essere già una realtà. 

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È risaputo che il sistema politico della Repubblica Islamica dell’Iran, per quanto ben delineato sulla carta, nella realtà è alquanto imprevedibile, negli ultimi 40 anni ci sono state talmente tante svolte e colpi di scena che ormai lo spettatore esterno si aspetta di tutto. La stessa Costituzione dell’Iran è una matassa di contraddizioni: si presenta come una Carta moderna, innovativa, una novità nel campo mondiale e nella storia, infatti la Carta Fondamentale dell’Iran è unica nel suo genere come disse l’ex presidente della Repubblica Rafsanjani: 

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