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Quarta settimana dall’inizio della tregua in Ucraina orientale. Lo scopo degli updates pubblicati da Triage è di fornire un resoconto sul rispetto dei primi tre punti fondamentali previsti degli accordi di Minsk II:

1.      Cessate-il-fuoco immediato e totale (entrato in vigore dalla mezzanotte locale del 15 febbraio).

2.      Ritiro delle rispettive armi pesanti dalla linea di fronte in modo da creare una zona cuscinetto: 50km per l’artiglieria calibro 100mm o superiore; 70km per i sistemi lanciarazzi multipli (MRLs); e 140km per gli MRLs Tornado-S, Uragan e Smerch e per i missili balistici tattici Tochka U.

3.      Monitoraggio e verifica dei punti 1 e 2 via missione OSCE.

 

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Ucraina weekly update: 8 – 14 marzo

Mercoledì, 18 Marzo 2015 00:25

Quarta settimana dall’inizio della tregua in Ucraina orientale. Lo scopo degli updates pubblicati da Triage è di fornire un resoconto sul rispetto dei primi tre punti fondamentali previsti degli accordi di Minsk II:

1.      Cessate-il-fuoco immediato e totale (entrato in vigore dalla mezzanotte locale del 15 febbraio).

2.      Ritiro delle rispettive armi pesanti dalla linea di fronte in modo da creare una zona cuscinetto: 50km per l’artiglieria calibro 100mm o superiore; 70km per i sistemi lanciarazzi multipli (MRLs); e 140km per gli MRLs Tornado-S, Uragan e Smerch e per i missili balistici tattici Tochka U.

3.      Monitoraggio e verifica dei punti 1 e 2 via missione OSCE.

 

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Gli accordi di Minsk sono stati firmati l’11 febbraio. Per capire come si stia evolvendo la situazione in Ucraina orientale, Triage pubblicherà settimanalmente un aggiornamento al fine di osservare lo status d’implementazione di quanto previsto ai primi tre punti dell’accordo raggiunto nella capitale bielorussa:

1.      Cessate-il-fuoco immediato e totale (entrato in vigore dalla mezzanotte locale del 15 febbraio),

2.      Ritiro di tutte le armi pesanti da parte di entrambi gli schieramenti,

3.      Monitoraggio e verifica dei punti 1 e 2.

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Il Dossier di Boris Nemtsov

Martedì, 03 Marzo 2015 16:00

L’omicidio di Boris Nemtsov, avvenuto venerdì 27 febbraio a Mosca, ha riportato in primo piano una questione spinosa: il coinvolgimento militare russo nella crisi ucraina. Accuse e smentite circa la presenza di operativi mandati dal Cremlino sul suolo ucraino si sono susseguite in un flusso quasi ininterrotto sin dall’inizio della crisi. 

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Cosa succede in Ucraina?

Martedì, 24 Febbraio 2015 14:06

Gli accordi di Minsk non reggono. A quasi due settimane dall’incontro avvenuto nella capitale bielorussa l11 febbraio, la situazione in Ucraina orientale non da segni di miglioramento. I primi tre punti dell’accordo non hanno ricevuto attuazione: il cessate il fuoco non è stato rispettato, le armi pesanti non sono state ritirate, l’attività di monitoraggio dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa è stata assai limitata. Conferme circa la violazione del cessate il fuoco arrivano direttamente della Special Monitoring Mission (SMM) dell’OSCE[1] che fa notare come si continui a sparare, specialmente nella Repubblica Popolare di Donetsk e presso l’aeroporto della Capitale.

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Update Ucraina

Mercoledì, 18 Febbraio 2015 18:02

Dei vari punti che compongono il nuovo accordo raggiunto a Minsk l’11 febbraio, tre – almeno nell’immediato – sono da considerarsi di vitale importanza:

  1. 1)      il cessate il fuoco a partire dalla mezzanotte del 15 febbraio (ora locale),
  2. 2)      il ritiro delle armi pesanti da parte dei due schieramenti[1],
  3. 3)      il monitoraggio, da parte degli ispettori dell’OSCE, di quanto stabilito ai punti 1 e 2.

Ebbene, a sette giorni dall’incontro in Bielorussia, la situazione non ha registrato grandi miglioramenti.

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A political solution for Syria?

Lunedì, 15 Dicembre 2014 10:20

The Russians have lately had a dynamic and innovative diplomacy, leaning towards finding a political solution to the Syrian crisis. With the regional priorities shifting from political resolution to combating terrorism, the Russians are alone in this pursuit.

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NEMICO COMUNE

Giovedì, 16 Ottobre 2014 20:44

Il segretario di stato USA John Kerry e il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov hanno raggiunto un accordo, nonostante la crisi Ucraina, per un aumento comune di intelligence riguardo i militanti ISIS, mettendo da parte recenti dissapori,  concentrandosi su un nemico comune.

Parlando a Parigi con il suo omologo russo Kerry ha detto che le due potenze mondiali, nonostante la nuova “guerra fredda”, a causa del ruolo avuto dalla Russia in Ucraina, hanno trovato il modo di lavorare insieme su questioni globali pur essendoci grandi differenze in una serie di settori.

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Tregua e sanzioni

Domenica, 14 Settembre 2014 12:57

Nonostante la tregua in atto tra Cremlino ed Ucraina gli Stati Uniti e la UE impongono pesantissime sanzioni a Putin. Questa volta sono stati colpiti gli interessi di tutti i più stretti collaboratori del premier russo che oltre ad essere gli oligarchi che gestiscono quasi tutte le risorse del paese hanno anche incarichi politici di peso. L'economia russa si fonda infatti su di una metodologia post capitalista in cui i politici sono anche imprenditori e manager, sovrapponendo i propri interessi a quelli del partito, gestendo in questo modo con maggiore velocità, le scelte strategiche senza alcuna opposizione sia interna che esterna, in buona sostanza una sorta di monarchia economica.

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Uomini e mezzi russi in Ucraina

Giovedì, 21 Agosto 2014 17:49

Dai varchi di frontiera ancora controllati dai filorussi sono passati nei giorni scorsi blindati carri armati e uomini (non ne riferiamo con esattezza il numero perché sarebbe certamente inesatto) si stimano però - da fonti confidenziali - approssimativamente 150 blindati per trasporto truppa, una trentina di carri armati e 1200 uomini.

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