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31-08-2013

Comunicato del ministero degli esteri siriano

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Al-Moualem Al-Moualem

Ieri una fonte ufficiale del ministero degli affari esteri e degli emigrati:"è riapparso il segretario di stato il Sig. John Kerry  dopo giorni di pressione mediatica ed esagerazione con  quelle che - a quanto detto dal governo statunitense -  sarebbero  le prove  schiaccianti che metterà a disposizione dell'opinione pubblica ed internazionale, ma il Sig. Kerry si è basato su vecchi racconti pubblicati dai terroristi da più di una settimana fa con tutte le menzogne e la fabbricazione che contiene. 

La fonte ha raggiunto:"Il ministero degli affari esteri e dell'immigrazione siriano  è sorpreso di come un paese grande inganna la sua opinione pubblica in questo modo ingenuo, basandosi su "NESSUNA PROVA" allo stesso tempo deplora che gli stati uniti costruiscano le proprie posizioni (in guerra e in pace) basandosi su ciò che è stato pubblicato sui social network o sui siti web - ciò che considera il ministero degli affari esteri e dell'immigrazione una presa in giro alle menti e tentativi disperati per convincere il popolo mondiale della prevista aggressione americana dal momento che i numeri che ha riportato il sig. Kerry sono falsi in assoluto, e le suoi fonti sono gli armati in Siria e l'opposizione dell'estero che incita all'aggressione Americana in uno scenario che  fa ricordare al mondo le menzogne  fabbricate che ha riportato Colin Powell prima dell'invasione dell'Iraq".

La fonte ha detto che il ministero degli affari esteri e dell'immigrazione in Siria conferma che quello che ha detto Kerry  in tutti i punti d'accusa verso il governo siriano è una menzogna e una vergogna per la verità per i seguenti motivi:

1 - La Siria ha sfidato gli Stati Uniti d'America a dimostrare almeno una  prova reale e logica sul presunto uso di armi chimiche mentre Kerry si basa  su immagini da internet  fabbricate. Per quanto riguarda  la questione del contatto da parte di un ufficiale siriano dopo il presunto attacco è talmente ridicola che non merita d'essere discussa. 

2 - La Siria non ha ostacolato e non ha limitato il lavoro della COMMISSIONE INTERNAZIONALE D'INCHIESTA, al contrario il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha elogiato la collaborazione siriana. Soprattutto nell'ultima chiamata intercorsa venerdì 30/08/2013 tra lui e il sig. ministro degli Affari esteri e dell'emigrazione, la Siria ha permesso al comitato di muoversi completamente in conformità con l'accordo firmato tra le due parti.

3 - Le stesse nazioni unite hanno ribadito varie volte che gli effetti dell'utilizzo di qualsiasi Gas tossico non scompaiono con il passare del tempo, la prova  è che hanno mandato la commissione d'inchiesta dopo cinque mesi dalla richiesta d'indagine da parte del governo siriano sulla  questione di Khan - Alasal,  di conseguenza il governo siriano non ha ritardato a permettere  l'ingresso della commissione d'inchiesta  al presunto luogo d'attacco ma  è stato fatto entro 48 ore dall'arrivo dell'inviato del segretario generale Angela Kein a Damasco.

4 - Il governo siriano conferma la falsità delle accuse di Kerry che l'esercito arabo siriano  era a conoscenza dell'utilizzo delle armi chimiche  prima di tre giorni come ha dichiarato. La prova di questo è che la Siria ha chiesto alla commissione d'inchiesta di andare nella zona "ALBAHARIA"  dove l'esercito arabo siriano è stato colpito con i gas tossici e la commissione d'inchiesta ha incontrato i soldati feriti all'ospedale.

5 - Se l'aggressione alla Siria come dice Kerry  è per firmare l'utilizzo delle armi chimiche allora ricordiamo a Kerry e agli Stati Uniti che la Siria è stata la prima a portare al consiglio di sicurezza un progetto per liberare la zona del Medio Oriente da tutte le armi di distruzione di massa e sono stati gli stessi Sati Uniti ad impedirne la sua uscita. 

6 - L'accenno di Kerry non giustifica la negligenza del consiglio di sicurezza: non è compito della commissione d'inchiesta definire quale è la parte che ha utilizzato le armi chimiche ma il loro compito si limita a confermarne l'utilizzo o meno di queste armi. Il ministro degli esterni conferma che i compiti del comitato sono stati individuati  dal consiglio di sicurezza e dalla sua decisione e che gli Stati uniti d'America sono stati una parte forzante che ha fatto in modo di limitare la responsabilità della commissione in questo modo. Certamente Kerry sa questo dato chi è ministro degli affari esteri degli Stati Uniti .

La fonte ha concluso la sua dichiarazione dicendo:"Il ministero degli affari esteri e dell'immigrazione pur apprezzando le preoccupazioni di Kerry sulla sicurezza del popolo siriano conferma che questa scusa è diventata chiara a tutti... con la scusa di difendere il popolo siriano si preparano all'aggressione contro questo popolo ed i suoi effetti saranno centinaia di vittime innocenti. La responsabilità di questo sarà degli Stati Uniti e di chi farà insieme a loro questa aggressione, moralmente, politicamente, compiendola.

Questo atto unilaterale gioca solamente a favore degli interessi politici degli Stati Uniti e non del suo popolo, ignorando tutte leggi internazionali ed è una flagrante violazione della legalità internazionale e della carta delle nazione unite.

Al-Moualem a Ban Ki-Moun: la Siria rifiuta ogni documentazione/rapporto parziale, prima che gli investigatori internazionali completino la loro missione e vedano i risultati delle analisi di laboratorio fatte sui campioni che sono stati raccolti.

Ieri pomeriggio Walid Al-Moualem Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri e degli Emigrati ha fatto una conversazione telefonica con Ban Ki-Moun Segretario Generale delle Nazioni Unite dove hanno  discusso sulla  missione degli investigatori internazionali e sul presunto utilizzo delle armi chimiche.

Il Segretario Generale ha ringraziato il governo siriano per la piena cooperazione con gli inviati e  ha detto che la Segreteria Genarele, sta per valutare il risultato del suo lavoro e sta per mostrare ciò che ha ottenuto dai laboratori internazionali approvati.

E , a sua volta , il ministro degli Affari esteri e dell'emigrazione ha chiesto il perché la commissione ha lasciato Damasco prima del completamento della loro missione e ha risposto il segretario generale che torneranno un'altra volta per finire il loro lavoro.

Il ministro degli Esteri ha confermato che la Siria rifiuta ogni rapporto parziale del Segretariato delle Nazioni Unite prima che la commissione abbia finito i suoi compiti, abbia visto i risultati delle prove di laboratorio dei campioni che sono stati raccolti  dalla missione ed abbia indagato sui luoghi dove sono stati colpiti i soldati siriani con i gas velenosi - cosa che aveva già chiesto il governo siriano al  segretario generale.

Al-Moualem ha sottolineato che la Siria si aspetta dal Segretario generale:  l'obbiettività e il rifiuto di ogni pressione, l'esercizio del proprio ruolo per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, il sostegno dei suoi sforzi per tenere la conferenza di Ginevra, perché considera che la soluzione politica rappresenta la via d'uscita da questa situazione e che ogni aggressione alla Siria è un duro colpo agli sforzi per trovare una soluzione politica alla crisi.

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Sanaa Fariat

Giornalista di inchiesta, corrispondente per Triageduepuntozero dal Medio Oriente e dal Nord- Africa.

Esperta di musica e cultura araba, è autrice di numerosi reportages dalle aree di conflitto relative alla primavera araba.

Si occupa attivamente della difesa dei diritti umani

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