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25-11-2015

NON CHIAMIAMOLO STATO

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Non chiamiamolo Stato, non lo è, non chiamiamoli combattenti sono solo assassini, utilizziamo un linguaggio settoriale che a livello semantico riduca la popolarità di questo N.I.S. (Non Stato Islamico) perché io lo chiamerò non stato islamico e lo scriverò sempre minuscolo.

Si dice in questi giorni che il terrorismo sia figlio delle periferie degradate del nord Europa, delle carceri disumane di Francia e Belgio, delle troppe guerre ingiuste combattute nel mondo, della mancata integrazioni degli immigrati di seconda e terza generazione, della non accettazione della religione Islamica che si professa moderata.

Forse si, le situazioni descritte sono concause residuali di un problema che deve però, essere affrontato con un diverso pragmatismo.

C’è chi prega e c’è chi spara.

Chi prega, liberamente pratica la propria religione.

Chi spara su civili al ristorante, al bar, al teatro è solo un assassino che esercita la violenza su uomini e donne disarmati e indifesi strumentalizzando alla politica la propria fede religiosa.

La situazione è questa non servono ulteriori particolari valutazioni, non serve invocare l’indignazione dell’Islam moderato, moderato, poi, per chi per cosa.

 L’islam è uno e come tutte le altre religioni monoteiste non si può considerare una confessione che accoglie in se, anche se con diverse interpretazioni, gli assassini e i pacifisti.

Usciamo dall’equivoco, dagli assassini ci si difende, tutto il resto è retorica.

 

Con gli assassini si utilizza l’intelligence , quella vera, quella che in silenzio e nell’ombra bonifica i quartieri delle capitali Europee, quella che non si vede in TV, quella che purtroppo non c’era a Parigi e Bruxelles.

 

© Riproduzione Riservata

Sergio Giangregorio

Laureato in scienze politiche e relazioni internazionali. Perfezionato presso L’Università degli Studi Roma 3 in “ Modelli Speculativi e ricerche educative nell’interazione multimediale di primo e secondo livello“ Docente universitario a contratto in materie investigative con specifico expertise sulla sicurezza in aree urbane, sulle tecniche di intelligence e di peacekeeping. Esperto di comunicazione in situazioni estreme.

Giornalista investigativo ed analista di intelligence , come Ghost writer ha elaborato numerosi studi strategici coprendo tutti i teatri di guerra dai balcani , al vicino oriente seguendo i conflitti in Afganistan, Iraq e nel nord-Africa.

Presidente del Centro Europeo Orientamento e Studi – Ente morale di diritto privato per la difesa dei diritti civili.

Direttore Responsabile del magazine online Convincere.

Website: www.sergiogiangregorio.it
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