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IN THE KREMLIN THEY TOAST WITH CHAMPAGNE

Mercoledì, 12 Giugno 2024 22:18

Nei due paesi più grandi d'Europa, Francia e Germania le persone non seguono più i loro governi, e in Francia in particolare, "l'interferenza diretta" nella guerra in Ucraina ha fatto fallire la campagna elettorale, del presidente Macron ha commentato l'esperto Lukyanov dopo le elezioni. “Possono aprire lo champagne al Cremlino”, ha scritto Marat Bashirov, influente consigliere politico e professore alla Scuola superiore di economia di Mosca. Il presidente della Duma di Stato e alleato di Putin, Vyacheslav Volodin, non sorprende che abbia chiesto le dimissioni di Scholz e Macron. "I loro paesi sono stati trascinati nella guerra in Ucraina contrariamente ai loro interessi nazionali". Questo è il motivo della sconfitta di chi detiene il potere. Anche in Germania la destra festeggia. 15,6% per l'AfD, "un risultato storico", afferma con entusiasmo Tino Chrupalla. L'AfD è il secondo partito più forte e addirittura il primo nell'Est. E questo nonostante un candidato di punta sospettato di spionaggio per la Cina e di influenza per la Russia. I suoi iscritti credono che non tutti i membri delle SS fossero criminali. Riguardo l’Italia Putin ha elogiato il governo italiano di destra per essersi astenuto dalla “russofobia selvaggia”. I politici russi, i commentatori e i propagandisti dei media statali hanno provato nei giorni scorsi a minimizzare l'importanza delle elezioni europee. Da un lato nessuno in Russia dovrebbe farsi l’idea che il Parlamento europeo sia un’istituzione da prendere sul serio. D’altro lato bisognava evitare di dare alla popolazione russa l’impressione che da qualche parte si svolgessero libere elezioni dal cui esito dipendesse qualcosa. Così i corrispondenti delle agenzie statali Tass e Ria Nowosti a Bruxelles hanno spiegato dettagliatamente ai loro lettori perché comunque dopo le elezioni in Europa non cambierà nulla. Secondo una prima stima, l'affluenza alle urne in tutta l'UE è pari a circa il 51%, leggermente superiore a quella di cinque anni fa.

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W. W.

Venerdì, 12 Aprile 2024 19:08

L’Ucraina è un campo di battaglia e anche un tavolo di trattative. Un’area di disputa dello “scontro di civiltà” predetto da Samuel Huntington nel vicino ma lontano 1996. L’Ucraina è dove tutto finisce e inizia. È qui che finisce l’eurasiatismo (il sogno di un’Europa da Lisbona a Vladivostok) ed è dove inizia il nuovo capitolo del perpetuum bellum tra Nord America e Russia. Ed è soprattutto un teatro chiave delle operazioni della “Terza World War a pezzi”.

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CITIZEN ARMY

Martedì, 26 Marzo 2024 19:48

È davvero incredibile che un continente, che per gran parte della sua storia moderna è stato coinvolto in guerre intestine, ora sembri essere una delle regioni più stabili del mondo. Dalla fine della seconda guerra mondiale in Europa non si sono più combattute guerre. Questo se si escludono le guerre balcaniche degli anni ’90. la scorsa settimana L'ammiraglio Rob Bauer, presidente del comitato militare della NATO, ha dichiarato che "non è un dato di fatto che siamo in pace" e che questo è "il motivo per cui ci stiamo preparando per un conflitto con la Russia e gruppi terroristici. Grant Shapps, il ministro della Difesa britannico, ha usato un linguaggio ancora più forte, sostenendo che i dividendi della pace della guerra fredda erano finiti e che il Regno Unito e i suoi alleati stavano “passando da un mondo postbellico a uno prebellico”.

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LEOPARD 2

Lunedì, 23 Gennaio 2023 00:22

La Germania non è riuscita a raggiungere un accordo con i suoi principali alleati occidentali sull'invio di carri armati Leopard 2 in Ucraina, nonostante le crescenti pressioni della NATO e di Kiev per intensificare i suoi aiuti militari in vista di una potenziale offensiva russa di primavera. "Non possiamo dire oggi quando verrà presa una decisione e quale sarà tale decisione sui carri armati Leopard", ha detto venerdì scorso ai giornalisti il neo ministro della Difesa Boris Pistorius . I carri armati Leopard 2 sono visti come un veicolo militare moderno e vitale che rafforzerebbe le forze di Kiev, mentre la guerra con la Russia si avvicina al traguardo di un anno. Venerdì il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha incontrato il suo omologo statunitense, il segretario alla Difesa Lloyd Austin, e il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov nella base aerea di Ramstein. Pistoriusè stato nominato ministro della Difesa solo giovedì 19 gennaio 2023, ma le sue prime ore di lavoro sono state dominate dalle chiamate degli Stati Uniti e di altri partner della NATO per dare il via libera alla spedizione dei carri armati Leopard 2. Diversi paesi europei si sono impegnati a inviare carri armati in Ucraina nelle ultime settimane. Ma prima di unirsi a loro, la Germania ha chiesto che gli Stati Uniti inviassero i propri carri armati M1 Abrams.

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Macron vince ma non convince

Martedì, 26 Aprile 2022 18:54

La vittoria elettorale di Emanuel Macron era scontata sondaggi e media con un bombardamento mediatico senza precedenti hanno anticipato la riconferma del Presidente francese rendendola benefica e necessaria nel contesto storico attuale.

Sì è voluto, così legare, ancora una volta, la soluzione della crisi ucraina agli uomini che sembrerebbero dare stabilità e soluzioni alla nostra Europa.

In realtà Macron nei suoi primi 5 anni di governo non ha risolto nessuna delle problematiche emergenti che si è trovato ad affrontare, per ultimo i suoi continui colloqui con Putin non hanno portato risultati apprezzabili.

Un'analisi realistica non può che valutare il bilancio professionale di Macron come mediocre in politica estera ed insufficiente nella politica interna.

Le proteste a Parigi ed in altre città francesi dopo la rielezione di Macron non vanno e non possono essere sottovalutate.

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Lo schiaffo Usa a Macron

Domenica, 19 Settembre 2021 12:08

L’ uscita degli USA dal teatro afgano ha immediatamente innescato il riposizionamento politico economico degli americani sullo scenario internazionale.

La volontà di Biden di condividere con gli alleati europei ogni tipo di scelta geopolitica futura non si è dimostrata veritiera, la vicenda dei sommergibili nucleari venduti all’ Australia e la cosiddetta intesa "Aukus" impongono tempi strettissimi di reazione per contrastare il controllo cinese del Pacifico.

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Terrore in Francia

Giovedì, 29 Ottobre 2020 20:22

A 5 anni dagli attentati terroristici del novembre 2015 la Francia si fa trovare ancora impreparata nella prevenzione del radicalismo islamico; come se le tragiche esperienze vissute non fossero servite a nulla.

Oggi non possiamo più avere l'alibi del lupo solitario, delle cellule dormienti e di tutta quella letteratura che con disinvoltura accetta l'azione terroristica come imprevedibile, fatalmente non evitabile quasi come si trattasse di un terremoto che si presume possa accadere ma mai si può sapere quando.

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Libia: un futuro sempre più incerto

Domenica, 14 Aprile 2019 18:13

Le posizioni di Italia e Francia sulla crisi libica sono ancora distanti: mentre Roma ha pubblicamente preso le distanze dalla campagna militare di Haftar già dal 2014, Parigi non ha esitato a sostenere il feldmaresciallo negli scorsi anni. 

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LABIRINTO SAHEL

Mercoledì, 07 Marzo 2018 14:06

L’Italia lo scorso dicembre ha deciso di inviare 500 soldati nel Sahel, allo scopo di contenere Boko Haram, Al-Qaeda, Mujao, oltre che aiutare la Francia a proteggere le miniere di uranio.

L’unione Europea ha deciso di investire circa 60 milioni di euro in una forza antiterrorismo composta da oltre 11000 uomini nel Sahel africano. La radicalizzazione e la tratta di esseri umani sono le principali minacce della regione.

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Attentato Barcellona

Sabato, 19 Agosto 2017 02:02

L’attentato del 17 agosto avvenuto sulle Ramblas di Barcellona rientra in un quadro più ampio di attacchi coordinati tramite l’utilizzo di autoveicoli lanciati contro i passanti inermi. Le grandi differenze rispetto agli altri attacchi simili avvenuti in altre città europee risiedono in: 1) l’organizzazione dell’attentato. Infatti sembra che rispetto a quanto già visto a Nizza, Londra e Berlino, questa volta l’attacco sia stato frutto di un piano organizzato da un gruppo di circa 8 persone, mentre precedentemente si era trattato di atti compiuti da gruppi molto più ristretti o da lupi solitari; 2) l’obiettivo era già noto ai servizi segreti spagnoli e internazionali. Secondo fonti di intelligence, la CIA aveva avvertito le autorità spagnole circa il rischio di attentati sulle Ramblas e le informazioni andavano a confermare quanto già in possesso dai servizi segreti spagnoli e francesi. 

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