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La Turchia apre le porte dell’Europa ai suoi 3,6 milioni di rifugiati siriani.

Migliaia di migranti cercano di prendere d’assalto il confine greco dopo che la Turchia ha dichiarato che non impedirà ai suoi 3,6 milioni di rifugiati di raggiungere l’Europa.

Ankara ha giurato di non impedire ai migranti di raggiungere il continente e la Grecia è stata costretta a usare i gas lacrimogeni sulle folle ai suoi confini.

Published in Medio Oriente

Continua su più fronti l’audace linea politica estera della Turchia nel Mediterraneo. Il fronte che più ci interessa è quello dello scacchiere libico che per tante ragioni sta a cuore all’Italia. La Turchia incurante delle decisioni prese alla conferenza di Berlino, ha continuato e continua tutt’ora a fornire di armi l’esercito di Sarraj.

È delle ultime ore la notizia che la polizia italiana ha fermato una nave nel porto di Genova e che il comandante sia stato arrestato perché accusato di traffico internazionale di armi. Un testimone, componente dell’equipaggio, avrebbe fatto verbalizzare che la nave, che secondo i documenti ufficiali doveva trasportare automobili, in realtà durante una parte del suo viaggio ha trasportato e consegnato armi e attrezzatura dalla Turchia alla Libia.

Published in Africa

La Turchia apre le frontiere

Venerdì, 28 Febbraio 2020 22:58

Erdogan dà il via libera per 72 ore al passaggio dei profughi siriani in Europa. La Turchia apre le frontiere con la Siria.

Violentissima escalation militare giovedì 27 febbraio a Idlib, la regione del nord-ovest della Siria dove sono in corso ormai da tempo scontri tra le forze governative di Assad, che godono del sostegno della Russia e le milizie ribelli sostenute invece dalla Turchia. Dopo i bombardamenti aerei russi di ieri che hanno causato secondo fonti turche, 33 soldati morti e 36 feriti, la situazione sul fronte siriano sembra precipitare. La Russia parla di “increscioso incidente” e cerca di riportare tutto alla normalità dichiarando che i soldati turchi uccisi da Damasco si trovavano in mezzo a terroristi siriani. Specificando inoltre che i soldati turchi non avrebbero dovuto essere presenti in zona. La risposta turca non si è fatta attendere.

Published in Medio Oriente

La Turchia blocca l’Europa nel Mediterraneo

Giovedì, 27 Febbraio 2020 22:45

Nelle ultime settimane la politica energetica della Turchia ha tenuto banco nei consessi internazionali. La situazione sembrava esservi stabilizzata e invece i turchi colpiscono con un ultimo colpo di coda.

Infatti il governo di Erdogan ha emesso un Navtex, che è un servizio internazionale di trasmissione usato per trasmettere informazioni urgenti sulla sicurezza alle navi, per bloccare le ricerche geologiche della  nave italiana Odin Finder, ricerche finalizzate alla costruzione del cavo elettrico sottomarino chiamato HVDC che dovrebbe collegare l’Africa all’Europa. Il cavo lungo 1707 km, unirà l’Egitto alla Grecia, passando per le isole di Creta e Cipro e trasporterà 2.000 MW di energia elettrica, quantità in gradi di assicurare all’Europa una disponibilità di energia certa.

Published in Europa

Le mani della Turchia sul Mediterraneo

Lunedì, 03 Febbraio 2020 12:59

La mire espansionistiche turche si stanno manifestando in tutta la loro natura. Il governo turco, dal momento in cui Mosca e Ankara hanno ripreso una intensa attività diplomatica e di collaborazione in ambito internazionale, ha portato avanti una politica estremamente aggressiva e ambiziosa verso ovest. La Turchia ha costruito una fitta rete di organizzazioni statali e parastatali che progressivamente hanno penetrato i contesti europei e nord-africani, divenendo di fatto un attore di primo piano per gli equilibri geostrategici dell’area del Mediterraneo. Energia e difesa stanno trainando le politiche estere di Erdogan, che approfittando della natura islamista del suo governo, infiltra i governi e i movimenti politici algerini, tunisini, libici, egiziani, serbi, macedoni, greci, albanesi, bosniaci. Agendo rapidamente e mediante la messa a disposizione di grandi risorse, la Turchia infatti sta - già da alcuni anni - influenzando le politiche energetiche balcaniche, in considerazione dell’attenzione strategica che nei prossimi decenni investirà l’area dell’Adriatico. 

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Guerra ibrida

Martedì, 07 Gennaio 2020 21:20

Non ci sarà una terza guerra del golfo.

Il target killed del Generale Soleimani deve essere inquadrato nella necessità del governo USA di ristabilire gli equilibri proporzionali nell’area, tali da riportare gli americani ad un totale controllo dell’espansione iraniana.

L’azione dei militari Usa non può essere messa in relazione alla politica interna statunitense ed ai problemi del Presidente.

Published in Medio Oriente

La scorsa settimana ha segnato 30 anni dalla caduta del muro di Berlino. Questa sarà sempre una data straordinaria nella storia, poiché ha segnato la fine della Guerra Fredda e il confronto dei due blocchi. La guerra fredda è stata anche il segno di spicco della politica globale che è stata modellata in base alle alleanze ideologiche, poiché l'ideologia ha svolto un ruolo importante nel modellare la natura delle alleanze e il ruolo dell'alleato. Molti paesi si sono trovati a svolgere un ruolo o a far parte di alleanze secondo questi criteri nell'ultima generazione.

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Austria allarme Islam

Sabato, 05 Maggio 2018 17:04

Il significativo mutamento demografico e religioso in atto in Austria che tradizionalmente è sempre stato un paese cattolico sembra ormai inarrestabile.

Nella capitale austriaca la popolazione di religione musulmana supera il 12,50% (dati dicembre 2017).

Gli studenti musulmani sono ormai più numerosi degli studenti cattolici nelle scuole medie e superiori, e stanno per diventare i primi anche nelle elementari.

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E’ FINITA L’EPOCA DEGLI ULTIMATUM

Venerdì, 16 Marzo 2018 18:18

Il 4 marzo Sergei Skripal un ex agente dell’intelligence militare russa che ha tradito decine di agenti russi suoi amici e commilitoni all’intelligence britannica, e sua figlia sono stati avvelenati con gas nervino novichok circa 10 volte più potente del sarin.

Vil Mirzayanov ex scienziato sovietico che ha contribuito allo sviluppo e a testare l’agente chimico novichok oggi espatriato in New Jersey, ha dichiarato di non avere dubbi sul fatto che il presidente russo Vladimir Putin sia il diretto responsabile considerato che la Russia mantiene uno strettissimo controllo sulle scorte di novichok.

Il primo ministro britannico Theresa May ha detto che è altamente probabile che il presidente Putin sia dietro l’attacco ed invia un ultimatum di 24 ore per dare indicazioni al governo britannico.

Published in Europa

L’unione Europea ha invitato il primo ministro Theresa May a risolvere la questione del confine, circa 500km, tra Repubblica d’Irlanda membro dell’UE e la provincia dell’Irlanda del nord facente parte del Regno Unito.

Si tratta dell’unico confine terrestre esistente tra Regno Unito e l’UE tranne naturalmente Gibilterra.

Theresa May ha dichiarato che tutto il Regno Unito lascerà il mercato unico dell’UE e l’unione doganale.

L’Unione Europea ha invece insistito sul fatto che i negoziati non possono andare avanti a meno che la Gran Bretagna non sia d’accordo riguardo i regolamenti doganali, essi devono infatti rimanere invariati da entrambi i lati del confine irlandese una volta effettuata la Brexit e inoltre la Brexit non dovrà portare alla creazione di un “Hard Border” con l’Irlanda del nord.

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