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14-01-2014

FRATELLI TERRORISTI

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Il più popoloso tra i paesi arabi, l’Egitto entra nel nuovo anno il 2014  con le più profonde divisioni in ambito sociale e con il più grande spargimento di sangue che si siano mai verificati durante la sua storia moderna.

L’Egitto non è nuovo a “violenze civili” ha infatti subito violenze per decenni una su tutte l’assassinio di Anwar Sadat da parte di un islamista nel 1981, gli attacchi contro siti turistici del 1990, oggi forse nuovamente a rischio.

Dopo la caduta di Morsi sono almeno 350 coloro che sono stati uccisi in attentati e sparatorie tra le forze di sicurezza lo Stato li ha definiti martiri di una guerra al terrore, mentre una prudente stima individua in 1500 i morti tra i sostenitori di Morsi.

L’esercito ha subito le sue maggiori perdite dalla guerra del 1973.

I rischi di futuri attacchi sono aggravati a causa della grande quantità di armi contrabbandate dalla vicina Libia dopo la caduta di Muammar Gheddafi nel 2011 anche se la Fratellanza continua a ribadire il suo mantra di resistenza pacifica e nega qualsiasi tipo di violenza.

Il primo ministro egiziano Hazem El-Beblawi ha definito i Fratelli Musulmani, l’Organizzazione Islamista del presidente destituito Morsi come una organizzazione terroristica.

I generali che hanno rimosso Morsi sono oggi impegnati in una lotta esistenziale contro i Fratelli Musulmani sono fermamente convinti che devono distruggere la Fratellanza o altrimenti la Fratellanza tornerà al potere e li distruggerà.

L’attuale governo militare ha un sostegno pubblico molto più forte rispetto alla Fratellanza.

Con tutti i suoi principali leader arrestati o in fuga, le sue attività proibite i suoi beni confiscati la Fratellanza è sull’orlo della distruzione.

In attesa delle elezioni referendarie che si svolgeranno a metà gennaio il paese è una polveriera che potrebbe incendiarsi con qualunque scintilla, da cui potrebbe scaturire il colpo di coda dei Fratelli.

© Riproduzione Riservata

Mario Neri

Laureato in giurisprudenza ed in scienze giuridiche. Master di II livello in scienze criminologiche.

Esperto di diritto internazionale e di programmi relativi al mantenimento della pace nelle aree di crisi.

Ufficiale in congedo dell’Esercito “ Folgore “. Analista nelle politiche di intelligence.

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