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12-05-2013

SANGUE SUL CONFINE TURCO - SIRIANO

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La guerra civile siriana sembra poter risucchiare nel suo vortice anche la Turchia. Ieri, sabato 11 maggio, una coppia di autobombe è esplosa nel primo pomeriggio a Reyhanli, centro abitato nel sud-est della Turchia prossimo al confine con la Siria e importante rifugio per i profughi siriani che tentano di fuggire al regime di Assad. Al momento il bilancio conta 42 morti, 100 feriti turchi e 13 vittime di nazionalità siriana. 

Accantonate le ipotesi di una matrice curda, le prime reazioni dei vertici di Ankara hanno direttamente additato l’intelligence siriana quale responsabile delle deflagrazioni. Il Primo Ministro Recep Tayyip Erdogan e i suoi collaboratori ritengono Assad responsabile degli attacchi data la presenza di oltre 300 mila profughi, ritenuti possibili obiettivi del regime. Inoltre, l’attacco è arrivato tre giorni dopo le dichiarazioni del Primo Ministro contro il regime di Damasco, accusato di avere utilizzato armi chimiche contro i civili; e a cinque giorni da un prefissato meeting dello stesso Primo Ministro con Obama nel quale, si presume, sarà chiesta agli Stati Uniti una posizione più decisa contro la Siria. 

Facendo da contrappeso elle accuse turche, è arrivata oggi la smentita ufficiale da parte dei vertici di Damasco: il Ministro dell’Informazione Omran Zubi ha negato ogni coinvolgimento del suo governo, dichiarando che agire in questi termini non fa parte dei valori morali siriani e ha scoraggiato la formulazione di altre accuse infondate. 

Tuttavia, nonostante tali le affermazioni, Ankara non sembra intenzionata a darvi credito. Al contrario, ricordando le vittime di un minibus esploso in Febbraio proprio nei pressi di Reyhanli e quelle di alcuni colpi di mortaio siriano accidentalmente caduti in Turchia in Ottobre, sembra aumentare la preoccupazione di futuri attacchi lungo il confine. Testa-a-testa tra Ankara e Damasco alle porte?

 © Riproduzione Riservata

Alessandro Mazzilli

Laurea in Scienze Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Torino.

Esperto in Politica Estera di Difesa e Sicurezza e sulle relazioni Euro – Atlantiche.

Analista Geopolitico

Consulente in Servizi di Stuarding e controlli di sicurezza.

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