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10-03-2015

Update Settimanale sulla situazione in Ucraina: dall’1 al 7 marzo

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Update Settimanale sulla situazione in Ucraina: dall’1 al 7 marzo EECPRESS

Gli accordi di Minsk sono stati firmati l’11 febbraio. Per capire come si stia evolvendo la situazione in Ucraina orientale, Triage pubblicherà settimanalmente un aggiornamento al fine di osservare lo status d’implementazione di quanto previsto ai primi tre punti dell’accordo raggiunto nella capitale bielorussa:

1.      Cessate-il-fuoco immediato e totale (entrato in vigore dalla mezzanotte locale del 15 febbraio),

2.      Ritiro di tutte le armi pesanti da parte di entrambi gli schieramenti,

3.      Monitoraggio e verifica dei punti 1 e 2.

 

Settimana 1: 15 febbraio – 21 febbraio. Al 18 febbraio, nessuno dei tre punti in questione era stato rispettato: i resoconti dell’OSCE raccontano di violenti combattimenti, di armi pesanti stazionarie sulla linea di fronte, e di restrizioni alla libertà di movimento degli ispettori.

Settimana 2: 22 febbraio – 28 febbraio. Al 24 febbraio, nonostante qualche timido miglioramento, la situazione era rimasta sostanzialmente invariata: l’area attorno a Donetsk ancora epicentro degli scontri, poca chiarezza da entrambe le parti circa il ritiro delle armi pesanti, persistenti restrizioni alla missione dell’OSCE.

Settimana 3: 1 marzo – 7 marzo. Sebbene in alcune località la situazione sembri essersi stabilizzata, continuano le violazioni del cessate-il-fuoco (specialmente nell’area di Donetsk). Tra gli episodi più rilevanti:

·         1 marzo – scontri nei pressi di Mariupol;

·         2 marzo – il Joint Centre for Control and Co-ordination (JCCC) riferisce di 39 violazioni;

·         3 marzo – sempre il JCCC riferisce di 24 violazioni nei pressi dell’aeroporto di Donetsk;

·         4 marzo – colpi di carrarmato sono segnalati nelle vicinanze di Donetsk;

·         5 marzo – colpi d’artiglieria sono uditi a nord-ovest di Donetsk;

·         6 marzo – diverse esplosioni sono udite nei pressi dell’aeroporto di Donetsk.

 

Violazioni del cessate-il-fuoco

 

 

Settimana 1 (15/2-21/2)

 

 

Settimana 2 (22/2-28/2)

 

Settimana 3 (1/3-7/3)

 

Totale

 

66 (+ 208 riportate dal JCCC)

 

 

28 (+ 36 riportate dal JCCC)

 

27 (+ 53 riportate dal JCCC)

 

121 (+ 297 riportate dal JCCC)

 

L’osservazione del Punto 2 dell’accordo procede anch’essa a rilento. Sebbene sia difficile determinare con esattezza ogni singola violazione, non ci sono dubbi sul fatto che le armi pesanti, più o meno sporadicamente, continuino a essere utilizzate. Tra gli episodi più rilevanti:

·         1 marzo – colpi d’artiglieria sono sparati nei pressi del centro di Donetsk;

·         2 marzo – delle 39 violazioni segnalate dal JCCC, 9 sono causate da colpi artiglieria pesante;

·         3 marzo – possibile utilizzo di Multiple Launch Rocket System (MLRS) nei pressi di Donetsk.

 

Impiego di armi pesanti

 

 

Settimana 1 (15/2-21/2)

 

 

Settimana 2 (22/2-28/2)

 

Settimana 3 (1/3-7/3)

 

Totale

 

37

 

 

16

 

9 (+ 5 casi riportati dal JCCC)

 

62 (+ 5 casi riportati dal JCCC)

 

Numerose sono le violazioni di quanto previsto al Punto 3 dell’accordo di Minsk. Agli ispettori dell’OSCE è stato impedito in diverse occasioni di seguire convogli, di entrare in determinati edifici o centri abitati ed è stato impedito loro di oltrepassare alcuni checkpoint. Da un lato, tutto rende quasi impossibile seguire accuratamente lo spostamento degli armamenti pesanti e, dall’altro, costituisce una chiara violazione di quanto stabilito al Punto 3.

 

Restrizioni alla libertà di movimento degli ispettori dell’OSCE

 

 

Settimana 1 (15/2-21/2)

 

 

Settimana 2 (22/2-28/2)

 

Settimana 3 (1/3-7/3)

 

Totale

 

13

 

 

6

 

18

 

37

 

In conclusione, pur potendo considerare la situazione più stabile nel complesso, le violazioni di cui si ha notizia costituiscono fonte di preoccupazione. Non è possibile escludere con assoluta certezza il rischio di una nuova escalation, giacché un singolo incidente potrebbe essere sufficiente a riaccendere la crisi. Inoltre, senza una totale ottemperanza ai primi tre punti previsti dall’accordo, sarebbe difficile – se non   impossibile – dare attuazione ai punti successivi; vale a dire:

4.      Dialogo su elezioni locali;

5.      Grazia per coloro che sono stati coinvolti nel conflitto nelle regioni di Donetsk e Lugansk;

6.      Rilascio di ostaggi e di persone trattenute illegalmente;

7.      Aiuto umanitario senza impedimenti e sotto supervisione internazionale;

8.      Ripristino di tutti i legami sociali ed economici con le aree coinvolte;

9.      Pieno controllo governativo sul territorio;

10.  Ritiro dall’Ucraina di tutte le forze straniere;

11.  Riforma costituzionale e adozione di una nuova costituzione entro la fine del 2015.

 

Note circa la raccolta e lettura dei dati. I dati raccolti in tabella indicano il numero dei casi in cui è avvenuta una violazione dell’accordo di Minsk. I dati sono stati estrapolati dai rapporti pubblicati dalla Special Monitoring Mission to Ukraine dell’OSCE[1]. Si prega di considerare i dati riportati nelle tabelle come puramente indicativi.

 


[1] http://www.osce.org/ukraine-smm/daily-updates?page=1.

© Riproduzione Riservata

Alessandro Mazzilli

Laurea in Scienze Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Torino.

Esperto in Politica Estera di Difesa e Sicurezza e sulle relazioni Euro – Atlantiche.

Analista Geopolitico

Consulente in Servizi di Stuarding e controlli di sicurezza.

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