Laureato in scienze politiche e relazioni internazionali. Perfezionato presso L’Università degli Studi Roma 3 in “ Modelli Speculativi e ricerche educative nell’interazione multimediale di primo e secondo livello“ Docente universitario a contratto in materie investigative con specifico expertise sulla sicurezza in aree urbane, sulle tecniche di intelligence e di peacekeeping. Esperto di comunicazione in situazioni estreme.
Giornalista investigativo ed analista di intelligence , come Ghost writer ha elaborato numerosi studi strategici coprendo tutti i teatri di guerra dai balcani , al vicino oriente seguendo i conflitti in Afganistan, Iraq e nel nord-Africa.
Presidente del Centro Europeo Orientamento e Studi – Ente morale di diritto privato per la difesa dei diritti civili.
Direttore Responsabile del magazine online Convincere.
Website URL: http://www.sergiogiangregorio.it
Il quesito referendario di domenica non è scontato come sembra a favore del premier greco. La Grecia produttiva con decisione ha voltato le spalle a Tsipras che in effetti non ha mai amato in modo particolare. Commercianti, Imprenditori piccoli e medi insieme all'oligarchia degli armatori il 5 luglio voteranno compatti "Nai" si in greco, perché vogliono restare saldamente legati all'Euro e all'Europa. In questa settimana nei dibattiti televisivi si è evidenziata la grande paura del salto nel buio in caso di una possibile vittoria del no, gli operatori economici hanno considerato assolutamente negativo l'isolamento totale che potrebbe concretizzarsi con l'uscita della Grecia dall'area Euro.
Nonostante il governo Italiano non confermi la notizia, unità speciali della Task Force 45 sono da alcuni giorni coinvolte in operazioni di offesa a Ramadi con l'obiettivo di organizzare, insieme al ricostruito esercito iracheno, le azioni propedeutiche alla ripresa del controllo nella strategica regione su cui insiste Ramadi. Ricordiamo che la città Irachena essendo un fondamentale snodo stradale ha rivestito e riveste importanza estrema per la difesa della stessa Bagdad distante appena 80 km.
La coalizione occidentale perde terreno prezioso ed il centro di Palmira viene occupato dalle milizie Jihadiste.
Il califfato con una incessante tattica di penetrazione, dopo aver sfondato la barriera difensiva esterna si è lentamente avvicinato al centro città e ieri mattina ha sferrato l’attacco decisivo utilizzando la brigata cecena in cui militano gli uomini più efficaci per le battaglie urbane.
Obama cambia rotta e nei prossimi mesi intensificherà in Siria, Yemen ed Iraq l’utilizzo di droni.
La necessità di trasformare i droni da occhi invisibili a veicoli di attacco diretto si esplicita con la difficoltà di esercitare una seria azione di contrasto e di intelligence al terrorismo islamico limitando al minimo l’invio di uomini sul terreno.
Fino ad ora gli Stati Uniti hanno utilizzato il veicolo “Predator RQ1” equipaggiato con telecamere ad alta definizione e particolari sensori per la raccolta di dati ed immagini armando il mezzo solo in casi estremi con missili via terra AGM (Air To Ground) antiradar.