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America

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Several months ago, the US Secretary of State, John Kerry’s stated aim was achieving a peace deal between Israelis and Palestinians, at the time, seemingly disregarding the need to deal with the situation in Syria. Interestingly, Kerry’s recent visit to Jordan highlights the extent to which priorities have shifted from achieving a framework for peace to desperately working to prevent a security collapse in Jerusalem and the West Bank.

Giovedì, 11 Dicembre 2014 17:13
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Il segretario di stato USA John Kerry e il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov hanno raggiunto un accordo, nonostante la crisi Ucraina, per un aumento comune di intelligence riguardo i militanti ISIS, mettendo da parte recenti dissapori,  concentrandosi su un nemico comune.

Parlando a Parigi con il suo omologo russo Kerry ha detto che le due potenze mondiali, nonostante la nuova “guerra fredda”, a causa del ruolo avuto dalla Russia in Ucraina, hanno trovato il modo di lavorare insieme su questioni globali pur essendoci grandi differenze in una serie di settori.

Giovedì, 16 Ottobre 2014 20:44
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Stando a quanto riportato dall’agenzia d’informazione Reuters, tra Sabato 19 e Domenica 20 Aprile almeno 35 militanti di Al-Qaeda avrebbero perso la vita in Yemen nel corso di due attacchi condotti da APR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto) statunitensi[1]. Continua così la guerra dei droni che la Casa Bianca sta portando avanti proprio in Yemen, Pakistan e Somalia nell’ambito della lotta al terrorismo internazionale. Dagli Stati Uniti non giungono ancora conferme, ma difficilmente potrebbe essere attribuita ai droni una diversa provenienza: è molto probabile, infatti, che l’attacco costituisca la risposta americana al tentato raggruppamento di un centinaio di militanti dell’AQAP (Al-Qaeda in the Arabic Peninsula) testimoniato da un video diffuso dalla CNN[2].

Martedì, 22 Aprile 2014 22:28
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Tutti sanno cosa sia il Datagate, tutti sanno come e quando sia esploso; ma quanti possono dire di sapere come andrà a finire? La risposta è, chiaramente, nessuno. Tuttavia, avanzare una previsione non è cosa fuori portata.

Domenica, 08 Dicembre 2013 22:06
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Sembra incredibile ma a 50 anni esatti dall’assassinio di Dallas c’è ancora un Kennedy che lotta contro un paese comunista: la Cina.

Questa volta si tratta di Caroline Kennedy, figlia di John, ambasciatrice USA in Giappone, che dovrà vedersela con la questione delle  Senkaku.

Martedì 26 novembre due bombardieri USA B52 disarmati hanno sorvolato  lo spazio aereo delle isole Senkaku allo scopo di sfidare la Cina che aveva nel frattempo dichiarato, in modo arbitrario e unilaterale che si tratta  di un proprio spazio aereo.

Sabato, 30 Novembre 2013 13:55
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Luglio 2013, un’estate che si preannuncia arroventata dalle rivelazioni di Edward Snowden, la “talpa”; ex collaboratore della CIA e dell’NSA, per qualcuno un eroe, per altri un traditore. 

Da giungo ha inizio il Datagate, lo scandalo della sorveglianza globale: controllo delle comunicazioni telefoniche, sorveglianza elettronica, spionaggio nelle sedi diplomatiche; queste sono le principali “bombe” lanciate da Snowden dopo aver lasciato la sede dell’NSA nelle Hawaii nel mese di maggio.

Lunedì, 08 Luglio 2013 17:47
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Venti da guerra fredda si sono abbattuti sulle relazioni russo-americane. Il 14 maggio i servizi segreti russi hanno arrestato a Mosca uno “007” americano della CIA, identificato poi con il nome di Ryan C. Fogle. Fogle, sotto copertura come membro dell'ambasciata americana, è accusato d’aver tentato il reclutamento d’informatori e contatti per conto dell’Agenzia. Apparentemente il suo equipaggiamento consisteva in un’ingente somma di denaro usata per l’arruolamento, un passaporto diplomatico, e alcuni kit di trucchi e parrucche per cambiare rapidamente identità. Inoltre, secondo la rete televisiva russa “Russia Today”, addosso a Fogle sarebbe stato trovato un foglietto con cui egli prometteva oltre 100 mila di dollari in cambio d’informazioni. Dichiarata “persona non gradita”, Fogle è stato riconsegnato all’ambasciata americana, ma dura è stata la reazione del ministero degli Esteri della Federazione che ha additato l’operazione della CIA come «un'azione provocatoria nello spirito della guerra fredda».

Lunedì, 20 Maggio 2013 21:02
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Negli USA gli analisti di questioni mediorientali stanno valutando i rischi che potrebbero nascere da uno sforzo più aggressivo degli Stati Uniti per abbattere il regime di Bashar Al Assad.

Il non intervento potrebbe determinare, in primo luogo che le armi date ai ribelli potrebbero finire nelle mani degli estremisti islamici  in secondo luogo, che la Siria si frantumi in tanti gruppi settari.

Sabato, 11 Maggio 2013 13:29
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Le esplosioni del 15 aprile a Boston hanno dimostrato, ancora una volta, l’utilità di una corretta gestione delle comunicazioni in una situazione di crisi e hanno dato prova di quanto sia efficace la sinergia tra media tradizionali e i social network, sia come importanti veicoli di notizie dal campo, sia come strumenti per offrire servizi di assistenza e aiuto a tutti coloro che sono alla ricerca di notizie sulle persone coinvolte nell’evento, sia, infine, come mezzi per contenere la crisi.

Siamo una “società del rischio” e questa connotazione ormai unanimemente condivisa, non necessita più di ulteriori spiegazioni in quanto il rischio, individuale e collettivo, a cui siamo quotidianamente esposti, non ha solo raggiunto elevati livelli di percezione ma caratterizza così tanto le nostre azioni che anche le abitudini individuali subiscono spesso delle revisioni se non dei veri e propri ribaltamenti. Vivere, muoversi, prendere delle decisioni, partecipare, condividere momenti collettivi cioè agire all’interno di una società complessa come la nostra, dove si passa da una fase potenziale di rischio ad una situazione di crisi nell’arco di ore se non di minuti, ha reso sempre più indispensabile per un ente, un’organizzazione, e ancor di più per un’istituzione, acquisire familiarità con i criteri che una comunicazione, ormai appunto detta “di crisi” stabilisce, e che nel corso degli ultimi anni ha affinato.

Domenica, 05 Maggio 2013 22:55
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Due esplosioni a 12 secondi di distanza hanno scosso il traguardo della Maratona di Boston uccidendo all’istante 3 persone tra cui un bambino di 8 anni Richard Martin, ferendone gravemente altre 140.

L’episodio di Boston è sicuramente da catalogare come atto terroristico anche se ancora non ci è dato sapere se è stato progettato e realizzato da un gruppo di terroristi stranieri o nazionali.

Mercoledì, 17 Aprile 2013 13:12
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