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L'ATTACCO CHIMICO

Giovedì, 16 Novembre 2017 19:57

La forma più comune della classificazione delle  armi chimiche è quella che si basa sugli effetti provocati sull’organismo per questo motivo imputare i decessi a seguito del presunto bombardamento siriano al Gas Sarin è quanto di più improbabile ed inesatto si possa sostenere.

Il gas Sarin è un agente nervino, può essere liquido od aeriforme ed è incolore ed inodore.

Non ha persistenza nell’aria e si dissolve  rapidamente a seconda delle condizioni meteo.

Le dosi letali vanno considerate tra 100 LCt 50 (11) e  1700 LD 50 (12) quindi siamo di fronte a diversi tipi di composti che si utilizzano a seconda delle circostanze di attacco e di distribuzione aerea in considerazione, come già detto delle condizioni meteo al momento dell’azione.

Published in Medio Oriente

Il nuovo concetto di sicurezza nazionale

Domenica, 12 Novembre 2017 23:22

In un'atmosfera dinamica come il Medio Oriente, il concetto di sicurezza nazionale deve essere rivisto al fine di affrontare con successo le sfide fornendo strumenti efficaci ed efficienti per sviluppare una società più resiliente.

Il nuovo concetto di sicurezza nazionale non può essere limitato alle questioni militari e di sicurezza come negli ultimi anni. Deve proteggere con successo sia i cittadini che lo stato da ogni minaccia e pericolo. Per fare ciò dobbiamo includere una gamma più ampia di questioni come la diplomazia, lo sviluppo microeconomico, il potere economico, le relazioni interne ed interne allo stato, nonché le comunicazioni interne ed esterne.

Published in Medio Oriente

USA fake

Giovedì, 13 Aprile 2017 12:47

Dopo le denunce verbali senza riscontri, dopo le dichiarazioni dei militari americani che dicono al mondo di aver visto dal satellite che l’aviazione siriana di Assad bombardava con il gas sarin la popolazione civile anche questa volta senza riscontri e senza aver portato i tracciati da cui inequivocabilmente sarebbe stato possibile capire se l’attacco chimico era stato programmato da Assad, ecco l’ennesimo colpo di scena.

Published in America

Dossier su test nucleari nascosti

Martedì, 21 Marzo 2017 21:23

Quando si parla di disastri nucleari viene subito in mente quello del 1986 alla centrale di Chernobyl... questo perché se ne è parlato moltissimo. Ma quanti sono gli episodi analoghi avvenuti senza che vi sia stata notizia? Stando ad un dossier pubblicato sulla rivista New Scientist, elaborato dall'Istituto di biofisica moscovita, nel 1956 ben 600 persone furono ricoverate in ospedale a seguito degli effetti dovuti all'elevato numero di test nucleari condotti nel poligono di Semipalatinsk in Kazakhstan.

Published in Asia & Pacifico

Rex Tillerson segretario di stato americano è in Cina quando riceve notizia dell'annuncio di Kim Jong-un leader nordcoreano, sul test del nuovo tipo di motore ad alta spinta per alimentare i propri missili. Quella che viene definita "nuova nascita" dalla Corea del Nord in realtà è una stabile crescita, già pianificata e prevista.

Published in Asia & Pacifico

Libia - brief report 7-10-2016

Venerdì, 07 Ottobre 2016 17:39

Il generale Haftar persiste nel suo lavoro di rafforzamento della sua figura nell’est della Libia, guadagnando di giorno in giorno maggiori poteri. I recenti successi militari dell’esercito di Haftar hanno permesso al settore petrolifero di rilanciarsi, secondo dati recenti la compagnia petrolifera libica Arabian Gulf Oil Company (AGOCO) ha aumentato la produzione di petrolio fino a circa 300 mila barili al giorno, inoltre secondo quanto riportato dalla National Oil Company (NOC) l’output petrolifero il Libia è salito a 485 mila barili al giorno. La ripresa della produzione è avvenuta immediatamente dopo la riconquista da parte di Haftar dei porti di Sidra, Ras Lanuf, Zueitina e Marsa al Brega, l’insieme delle infrastrutture che costituiscono la mezzaluna petrolifera. Entro la fine del 2016 la Libia potrebbe arrivare a produrre quasi un milione di barili al giorno di petrolio, segnando una svolta nel settore dal 2011. 

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BOOTS ON THE GROUND?

Mercoledì, 24 Febbraio 2016 18:33

La Libia è in piena guerra civile oltre che senza una Costituzione. La Costituzione dovrà essere redatta da un comitato scelto tra tre regioni e dovrà tenere conto dei vari interessi federalisti rivali oltre che delle richieste provenienti dalle varie tribù in lotta fra loro.

I federalisti libici si rifanno a vecchie divisioni sorte anteriormente alla data di quando Gheddafi è salito al potere nel 1969.

Le dichiarazioni di indipendenza della Cirenaica e della regione del Fezzan meridionale rischiano di aggravare il caos libico, con un governo debole paralizzato dall’inerzia e milizie armate con poco sostegno popolare, Tripoli è tenuta in ostaggio.

Published in Africa

LA MOSSA DEL CAVALLO

Martedì, 06 Ottobre 2015 15:58

Come tutti sapete, nel gioco degli scacchi il cavallo si muove ad elle sulla scacchiera, va avanti ed indietro ed incide sulla vittoria finale.

In questa altalena riesce a bloccare le mosse dell’avversario oppure a confondere il gioco.

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Affari sporchi e immigrazione

Martedì, 22 Settembre 2015 00:47

Le organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di esseri umani dal nord Africa, dalla Siria e dagli altri paesi privi di stabilità economica e sociale hanno lentamente modificato le tecniche di gestione dei flussi migratori.

Da circa un mese infatti, hanno aperto il loro triste mercato anche ai piccoli imprenditori, commercianti ed ai cittadini comuni che sognano di fare soldi sulla pelle delle migliaia di persone che fuggono dai loro paesi.

In particolare i rifugiati siriani hanno scelto il corridoio turco che da Bodrum li porta all'isola di Kos e quindi in Europa, questo nuovo itinerario ha sviluppato un fiorente mercato di gommoni, giubbotti di salvataggio,attrezzature marine di vario genere, contenitori stagni per cibo e strumenti elettronici; insomma tutto il necessario per una traversata di poche miglia, kos si raggiunge da Bodrum in circa un'ora di navigazione ad una velocità di 15\18 nodi.

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Ucraina: la sfida politica continua

Martedì, 15 Settembre 2015 19:00

Una nuova ondata di velato e cauto ottimismo sta accompagnando il trascorrere di questo settembre 2015. Negli ultimi giorni di agosto, le forze ucraine e quelle separatiste, trovando una tacita intesa, hanno dato vita a una nuova tregua a partire dal 1° settembre. I media, nella maggior parte dei casi, rilevano come il rinnovato cessate-il-fuoco stia reggendo. I rapporti pubblicati dalla SMM (Special Monitoring Mission), però, mostrano come la cessazione delle ostilità non sia totale: le violazioni del cessate-il-fuoco sono sì drasticamente diminuite rispetto alle settimane precedenti, ma un numero non indifferente di episodi è stato registrato dagli ispettori dell’OSCE (specialmente nell’area di Donetsk il 5 e 7 settembre). Quindi, per quanto un miglioramento della situazione nel Donbass sia evidente, la strada da percorrere è ancora lunga e incerta. 

Un certo spazio di manovra, comunque, c’è: come sostenuto dal Segretario Generale dell’OSCE Lamberto Zannier, "[il fatto che] la tregua abbia retto negli ultimi 10 giorni è una buona notizia, perché lascia spazio a progressi a livello politico" (fonte: AP). 

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