I Comitati Olimpici di almeno 5 paesi europei, oltre agli USA hanno ricevuto minacce terroristiche prima dell’inizio dei giochi di Sochi.
Nonostante le rassicurazioni delle autorità russe, le lettere contenenti le minacce terroristiche recapitate ai Comitati Olimpici di Italia, Ungheria, Germania, Slovenia e Slovacchia hanno destato allarme e causato un certo nervosismo relativamente alla sicurezza.
Donna kamikaze a Volgograd l’ex Stalingrado nella Russia Meridionale: Oksana Aslanova si è fatta esplodere all’interno della stazione ferroviaria, 18 i morti e una 50ina i feriti - una minaccia per le olimpiadi invernali di Sochi.
Sale la tensione diplomatica tra la Russia e l’asse euro-atlantica. Il motivo? Alcune batterie di missili a corto raggio Iskander (o SS-26 Stone nel codice NATO) che Mosca ha dispiegato a Kaliningrad (enclave russa che si affaccia sul Baltico racchiusa tra Lituania e Polonia), e lungo la linea di confine che separa la Federazione dalle repubbliche baltiche di Estonia e Lettonia.
La guerra energetica fra Russia e Unione Europea si arricchisce di un nuovo, prezioso tassello: pochi giorni fa, infatti, il Primo Ministro ungherese, Viktor Orbán, e l’Amministratore Delegato di Gazprom, Aleksej Miller, hanno stabilito, in un incontro organizzato nella capitale magiara, che i lavori di realizzazione del gasdotto South Stream, patrocinato proprio da Gazprom e destinato al trasporto di gas naturale russo dalle rive del Mar Nero fino ai paesi dell’Europa Occidentale (bypassando l’Ucraina), andrà avanti senza ritardi, con l’apertura dei cantieri prevista per Aprile 2015.
Tutto passa attraverso i tubi del gasdotto South Stream. In italiano “flusso meridionale”.
Se qualcuno ha pensato che gli alti funzionari del Ministero dell’Interno, sacrificati alla stabilità politica, abbiano agito con leggerezza, si sbaglia, la prima preoccupazione del Governo era, ed è, non indebolire la presenza italiana ad Astana.
Come al solito si è voluta mascherare una coordinata operazione di intelligence con un banale errore del Viminale.
La cronaca è cruda e sintetica, il mezzo un VTLM Lince è stato oggetto di un attacco da parte di elementi ostili, l’episodio è dell’otto giugno 2013.
Una bomba a mano sarebbe stata lanciata dentro il mezzo militare provocando la morte del militare e il ferimento di altri commilitoni.
La rivendicazione dell'agguato da parte dei talebani, descrive l'azione come un atto coraggioso compiuto da un, “eroico ragazzino afghano di 11 anni che ha lanciato la granata”.
Gli AMX della Task Group “Black Cats” nelle oltre 6000 ore di volo notturne e diurne sono riusciti a fotografare nell’area di influenza ad est di Herat tutti gli itinerari ed i percorsi degli Insurgents permettendo così di completare la cartografia dei corridoi utilizzati dalle forze ostili.
I dati raccolti sono stati elaborati dagli analisti dell’immagine dell’ufficio AZ - ISR che ha successivamente prodotto un utile piano strategico sulla sorveglianza e la ricognizione del quadrante interessato.
ISLAMABAD - In occasione delle elezioni nazionali, nel giorno 11/05 la città costiera di Karachi (provincia di Sindh) è stata colpita da un brutale attacco terroristico nel distretto di Quaidabad. Fonti pakistane riferiscono che un'ingente quantità di esplosivo è stato piazzato su un auto-risciò provocando così la potente deflagrazione che ha causato 10 morti e oltre 30 feriti. Obiettivo dell'attacco gli uffici dell'Awami National Party (ANP) e il candidato del partito Amanullah Mehsud, che però è rimasto illeso.
Il gruppo denominato Tehreek-e-Taliban Pakistan (TTP) da mesi sta portando avanti una dura campagna terroristica nel Paese, in particolare a Karachi, colpendo principalmente uffici governativi e sedi di partito. Recentemente altri attacchi sono avvenuti nell'area metropolitana di Karachi nelle aree di Korangi Town, Orangi Town, Lyari, Saddar Town e Mehmoodabad.
La Corea del Nord potrebbe dichiarare la Vittoria alla sua gente rivendicando che le minacce dei giorni passati hanno spinto gli americani a terminare le esercitazioni militari effettuate congiuntamente alla Corea del sud e ad abbandonare un potenziale piano di invasione.
Che cosa spera di ottenere Kim Jong- un dal suo atteggiamento aggressivo per ora non ci è dato sapere. Una cosa è molto probabile che non farà mosse azzardate.
Il dittatore nord coreano fa infatti, pieno affidamento alla politica che si è imposta l’amministrazione Obama denominata “Pazienza Strategica”.
Gli Stati Uniti tuttavia, come risposta hanno schierato nella zona bombardieri B52 e B2; F22 raptors invisibili ai radar e navi antimissile e per difendere Guam da un attacco missilistico il sistema THAAD (cosa che non fa piacere alla Cina).