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12-05-2015

Ucraina Weekly Update: 26 aprile – 2 maggio

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Sono trascorse undici settimane dall’inizio della tregua in Ucraina orientale. Lo scopo degli aggiornamenti pubblicati da Triage è di fornire un resoconto sul rispetto dei primi tre punti fondamentali previsti degli accordi di Minsk II:

1.      Cessate-il-fuoco immediato e totale (entrato in vigore dalla mezzanotte locale del 15 febbraio).

2.      Ritiro delle rispettive armi pesanti dalla linea di fronte in modo da creare una zona cuscinetto: 50km per l’artiglieria calibro 100mm o superiore; 70km per i sistemi lanciarazzi multipli (MRLs); e 140km per gli MRLs Tornado-S, Uragan e Smerch e per i missili balistici tattici Tochka U.

3.      Monitoraggio e verifica dei punti 1 e 2 via missione OSCE.

Settimana 1: 15 febbraio – 21 febbraio. Al 18 febbraio, nessuno dei tre punti in questione era stato rispettato.

Settimana 2: 22 febbraio – 28 febbraio. Al 24 febbraio, nonostante qualche timido miglioramento, la situazione era rimasta sostanzialmente invariata.

Settimana 3: 1 marzo – 7 marzo. L’area di Donetsk è rimasta “epicentro” di scontri più o meno intensi tra i due schieramenti.

Settimana 4: 8 marzo – 14 marzo. Il pieno rispetto dei tre punti in questione procede a rilento e non si registrano progressi particolarmente significativi.

Settimana 5: 15 marzo – 21 marzo. La situazione in Ucraina orientale resta mutabile e imprevedibile.

Settimana 6: 22 marzo – 28 marzo. Ci sono poche garanzie circa una piena implementazione dell’accordi di Minsk nel breve periodo.

Settimana 7 : 29 marzo – 4 aprile. Entrambe le parti non hanno smesso di violare i primi tre punti dell’accordo di Minsk.

Settimana 8: 5 aprile – 11 aprile. Le misure previste dall’accordo di Minsk ricevono ancora un’attuazione parziale.

Settimana 9: 12 aprile – 18 aprile. La situazione attorno alle città di Donetsk e Shyrokyne resta instabile.

Settimana 10: 19 aprile – 25 aprile. Le aree attorno a Donetsk (specialmente attorno all’aeroporto e al villaggio di Avdiivka) e a Shyrokyne restano teatro di combattimenti.

 

Settimana 11: 26 aprile – 2  maggio. Preoccupa la situazione attorno a Donetsk; ci sono nuovi segnali positivi, invece, per quanto riguarda una possibile stabilizzazione dell’area attorno a Shyrokyne. Entrambe le parti hanno fatto ricorso alle armi pesanti.

La Special Monitoring Mission to Ukraine (SMM) dell’OSCE, ha rilevato la precarietà e l’imprevedibilità della situazione attorno a Donetsk sin dall’inizio del proprio mandato. Gli scontri avvenuti tra la fine di aprile e i primissimi giorni di maggio hanno portato la SMM a definire tale situazione come ‘seriamente deteriorata’. Per quanto concerne Shyrokyne, si è passati da una fase altamente critica registratasi il 25 e il 26 aprile, a una nuova fase di relativa calma. Nuova chance, dunque, per la creazione di un’area demilitarizzata. Infine, alcune violazioni del cessate il fuoco sono state registrate anche in altre zone dell’Ucraina orientale.

Il Punto 2 dell’accordo di Minsk continua a ricevere attuazione parziale. La SMM ha, in diverse occasioni, notato e riportato la presenza e il movimento di armamenti pesanti sia nelle aree controllate dalle forze governative, sia in quelle controllate dalle repubbliche di Donetsk e Lugansk (RPD/RPL). L’impiego di questo tipo di armamenti si è concentrato nelle aree più “calde”, Donetsk e Shyrokyne. Persistono anche irregolarità di varia natura nei siti in cui dovrebbero essere depositati gli armamenti indicati dall’accordo, quali l’assenza di pezzi precedentemente registrati e la non conformità rispetto alle rispettive “linee di ritiro”.

La libertà d’accesso e di movimento della SMM continua a subire restrizioni; tuttavia, il numero degli episodi riguardanti le violazioni del Punto 3 è calato nelle ultime settimane. 

Oltre alla scarsità di cibo, medicine e altri beni di prima necessità, nelle ultime due settimane è stato rilevato un incremento delle attività di “fortificazione” nei pressi di alcuni villaggi sia nell’Oblast di Donetsk, sia in quello di Lugansk.

 © Riproduzione Riservata

Alessandro Mazzilli

Laurea in Scienze Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Torino.

Esperto in Politica Estera di Difesa e Sicurezza e sulle relazioni Euro – Atlantiche.

Analista Geopolitico

Consulente in Servizi di Stuarding e controlli di sicurezza.

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